SIRACUSA. Un appello all’impegno rivolto ai giovani di tutte le scuole siracusane per l’affermazione della legalità e di tutti quei valori di convivenza civile che tolgono terreno al crimine. È stato lanciato stamattina nel corso della giornata dedicata al ricordo delle grandi stragi di mafia messe a segno da Cosa nostra 30 anni fa per fermare l’impegno di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Lo ha comunicato ieri, 10 febbraio, il Comune di Siracusa.
L’evento è stato organizzato dal Comune ed era uno degli appuntamenti del progetto “Educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva” che si avvale del partenariato del Dipartimento di giurisprudenza dell’Università di Messina e del Rotary club Monti Climiti.
L’evento si è svolto nell’auditorium del Liceo scientifico “Luigi Einaudi” davanti a circa 500 ragazzi, 170 in presenza degli istituti superiori e il resto collegati dai rispettivi istituti comprensivi attraverso le Lim.
Tutte queste scuole hanno aderito al progetto del Comune di Siracusa e stanno lavorando alla realizzazione di cortometraggi che saranno presentati la prossima primavera e poi premiati nel corso di una manifestazione in coincidenza con il trentennale della strage di Capaci.
Ospite d’onore è stato il presidente della Commissione regionale antimafia, Claudio Fava, che ha concluso la serie di autorevoli interventi affidati: all’assessore alla Legalità, Fabio Granata; al docente di Filosofia del diritto dell’ateneo messinese, Alessio Lo Giudice; al sostituto procuratore presso la Corte d’appello di Catania, Tony Nicastro; all’avvocato e past president del Rotary club Monti Climiti, Elisabetta Guidi.
A fare gli onori di casa, la dirigente scolastica del Liceo “Luigi Eunaudi”, Teresella Celesti, che ha introdotto il convegno sottolineando il valore della memoria non solo per ricordare ma per coltivare e portare avanti, con azioni concrete, l’esempio e i valori di grandi personalità che hanno lottato contro la mafia e ogni forma di criminalità e malaffare con senso del dovere.
Così Fabio Granata ha descritto il contesto e gli eventi che portarono alle stragi; Alessio Lo Giudice ha invitato i giovani a non omologarsi e a impegnarsi ciascuno coltivando il pensiero critico per essere liberi e non farsi strumenti di altri; Tony Nicastro, facendo cenno al fenomeno della bande giovanili, ha messo in guardia dallo scivolare nella spirale della violenza come reazione alle difficoltà; Elisabetta Guidi ha parlato del valore di una giustizia giusta portando ad esempio il maxi processo che smantellò la vecchia mafia grazie al lavoro del pool di Falcone e Borsellino; Claudio Fava, citando l’esempio di Pippo Impastato contro la mafia di Cinisi, ha invitato i giovani a non rassegnarsi e a denunciare con ogni mezzo il malaffare.
La mattinata è iniziata commemorando il “Giorno del ricordo” dedicato alle vittime della foibe attraverso la lettura di un brano affidata a Sara Santangelo, accompagnata al pianoforte dal Rubina Gibellino, entrambe studentesse del liceo “Luigi Einaudi”.