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Nuovo concorso DS: le tre prove previste nella bozza e le novità

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Concorso dirigenti scolastici 2022, tre prove e inglese previsto nella prova scritta e orale: ecco come saranno secondo la bozza.

Il nuovo concorso per DS (dirigenti scolastici) si avvicina e la bozza prevede che si svolga in tre prove: preselettiva, scritta e orale. La prova scritta e quella orale includeranno l’inglese. Dalla bozza, infatti, si apprende che saranno somministrati due quesiti, ognuno dei quali articolato in 5 domande a risposta chiusa. Si mira a verificare la comprensione di un testo nella lingua straniera prescelta. Nella prova orale, invece, è prevista una conversazione in lingua inglese e la lettura e la traduzione di un testo scelto dalla commissione. I requisiti per partecipare.

Concorso DS: le tre prove

La procedura concorsuale per i Dirigenti Scolastici sarà composta da tre prove, articolate in questo modo:

  • prova preselettiva: è una prova computer based, prevista solo se a livello regionale il numero dei candidati supera di quattro volte il numero dei posti messi a concorso; prevede la risposta a 50 domande a copertura di 8 ambiti disciplinari, gli stessi dello scritto, da completare in 100 minuti.
  • la prova scritta: anche questa computer based, consiste nella somministrazione di 5 domande a risposta aperta, con due quesiti in lingua inglese; I due quesiti in inglese verteranno sull’organizzazione degli ambienti di apprendimento e sui sistemi educativi europei. I quesiti sono formulati e svolti dal candidato in lingua, al fine della verifica della relativa conoscenza al livello B2 del CEF.
  • prova orale: consiste in un colloquio orale basato sugli ambiti disciplinari richiesti alla prova scritta, che ha lo scopo di accertare la preparazione del candidato sulle materie d’esame e di verificare la sua capacità di risolvere un caso inerente alla funzione di dirigente scolastico.

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Le novità del nuovo concorso

Il concorso per DS differirà in alcune cose rispetto al precedente. Mentre quello del 2017 fu su base nazionale, questo sarà su base regionale. Un’altra novità rispetto al passato è l’assenza del corso di formazione e tirocinio. Sarà un concorso per titoli ed esami e chi vince la procedura, sarà immediatamente un Dirigente scolastico. L’anno di prova, invece, è confermato.

Nuovo concorso DS, come e in quali casi si svolgerà la prova preselettiva?

Si stanno delineando le modalità per il nuovo concorso DS da cui dovrebbero effettuarsi le prossime assunzioni per il 2023/24: qualche giorno fa il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione ha espresso il proprio parere in merito alla procedura concorsuale per il reclutamento dei presidi, affermando che tale concorso è ormai irrimandabile e indispensabile per il corretto funzionamento e sviluppo delle scuole. Anche stavolta, i candidati dovranno confrontarsi, in alcuni casi, con una prova preselettiva: come si articolerà? E quali saranno le circostanze in cui non avrà luogo?

Novità del prossimo concorso DS

A breve dovrebbe ufficializzarsi la procedura del concorso DS che dovrebbe portare all’assunzione dei nuovi presidi già a partire dall’anno scolastico 2023/24: il CSPI ha dato parere positivo sulla bozza del bando che il Ministero ha stilato, sottolineando l’importanza della figura del Dirigente Scolastico e sul delicato compito che si trova a svolgere. Ci sono alcune novità rispetto al precedente concorso del 2017: stavolta, infatti, si bandirà a livello regionale e non più nazionale. Inoltre, non è previsto il corso di formazione e tirocinio, per cui i vincitori saranno subito Dirigenti Scolastici (svolgeranno ugualmente l’anno di prova).

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Prova preselettiva, in cosa consiste e quando si svolgerà

La bozza del bando del nuovo Concorso DS prevede lo svolgimento di una prova preselettiva, che tuttavia non sempre avrà luogo. Infatti, questa si espleterà solo quando il numero dei candidati con i requisiti richiesti sarà superiore di 4 volte al numero dei posti messi a bando a livello regionale: potrà quindi succedere, che i candidati che parteciperanno al concorso  in una determinata regione potranno non dovere affrontare questa preselezione poiché non così numerosi rispetto alla quantità dei posti disponibili.

La prova dovrebbe consistere in un test composto da 50 quesiti a risposta multipla sugli ambiti disciplinari previsti dall’art. 7 comma 2. Ad ogni risposta corretta si assegna 1 punto, a quelle scorrette o non date 0 punti. Il punteggio conseguito non si sommerà a quello ottenuto nello scritto e nell’orale, non concorrendo quindi al voto finale. Qualora non si superasse, il candidato non potrà più proseguire con le altre procedure del concorso DS. Allo scritto si ammetterà un numero di candidati di tre volte superiore a quello dei posti disponibili a livello regionale. I candidati non potranno né comunicare tra loro né introdurre qualsiasi strumento di supporto. In base all’art. 20 comma 2 bis della legge n. 104 del 05/02/1992, chi presenta una validità pari o superiore all’80% è esonerato dallo svolgimento della suddetta prova.

La prova sarà computer based e unica per tutto il territorio nazionale: qualora sia necessario prevedere più sessioni in base al numero dei partecipanti, in ogni sessione si somministreranno quesiti diversi, garantendo comunque il grado di difficoltà e l’equivalenza per tutti i candidati.

Nella bozza del bando si stabilisce che l’ordine di somministrazione delle domande sarà casuale e diverso da prova a prova; non si pubblicherà nessuna banca dati dei quesiti in anticipo e i candidati conosceranno l’esito subito dopo averla eseguita. Infine, per quanto riguarda la durata della prova e la ripartizione dei quesiti tra gli ambiti disciplinari occorre aspettare la pubblicazione del bando.

da scuolainforma

concorso dirigente scolastico_il ruolo del dirigente scolastico tra management e leadership nella scuola pubblica interculturale

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