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Esami di Stato 2022: si ritorna alle prove scritte in presenza, pronte le Ordinanza Ministeriali

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 Pronte le Ordinanze che definiscono l’organizzazione e le modalità di svolgimento degli Esami di Stato 2022 del primo e del secondo ciclo di istruzione.

Il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi le ha inviate oggi al Consiglio superiore della Pubblica Istruzione (CSPI), per il previsto parere obbligatorio ma non vincolante. Le Ordinanze sono anche state illustrate alle Organizzazioni sindacali. Una volta concluso l’iter amministrativo, saranno poi trasmesse alle competenti commissioni parlamentari, come previsto dall’ultima legge di bilancio.

 

A seguito dell’illustrazione del contenuto degli schemi di provvedimento, i principali elementi riguardanti l’esame conclusivo del primo ciclo saranno:

  • l’effettuazione in presenza di due prove scritte (italiano e matematica) 
  • un colloquio interdisciplinare che terrà conto in modo particolare anche delle competenze nelle due lingue straniere
  • la possibilità di prevedere condizioni di deroga della presenza solo per il colloquio optando per la modalità a distanza
  • l’eliminazione del cosiddetto “elaborato”
  • la votazione finale e le modalità di svolgimento dell’esame per i privatisti e per gli alunni con disabilità effettuate ai sensi della normativa vigente.

 

 

L’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo, invece, prevederà:

  • una prova scritta di italiano, di carattere nazionale, conforme al Quadro di riferimento per la redazione e lo svolgimento della prima prova scritta dell’esame di Stato di cui al D.M. n. 769/2018 Preparazione concorso dirigente scolastico_scuola pubblica
  • una seconda prova disciplinare su una sola materia di indirizzo (resa nota in tempi brevi), elaborata dalla commissione, sulla base delle indicazioni del docente della disciplina coinvolta, in conformità ai quadri di riferimento del D.M. 769/2018
  • un colloquio effettuato secondo la normativa vigente, comprendente l’accertamento delle competenze relative all’insegnamento trasversale dell’educazione civica e l’illustrazione delle esperienze dei PCTO
  • la possibilità di prevedere condizioni di deroga della presenza solo per il colloquio optando per la modalità a distanza
  • l’eliminazione del cosiddetto “elaborato”
  • una commissione costituita da docenti interni e da un presidente esterno
  • il credito scolastico calcolato in quarantesimi (con eliminazione delle tabelle di conversione)
  • la valutazione finale e l’attribuzione del credito aggiuntivo effettuate secondo i requisiti del D. Lgs.  n. 62/2017.

Per entrambi gli esami la partecipazione alle prove nazionali Invalsi, che comunque si terranno, non sarà requisito di accesso. Alla stessa stregua non sarà ritenuto requisito di accesso nel secondo ciclo lo svolgimento dei PCTO (ex Alternanza scuola-lavoro).

da obiettivoscuola

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