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Scuola e riapertura oggi, tra appelli di presidi, regioni e sindaci, ma il governo “tira dritto”

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ROMA. Dopo gli appelli dei presidi, di regioni e sindaci che si sono succeduti fino a ieri, il governo tira dritto e alle otto di questa mattina sono stati riaperti i cancelli per milioni di studenti, perché l’esecutivo non ha voluto fare passi indietro. L’associazione nazionale presidi che da giorni chiede scuole chiuse per almeno altre due settimane ha richiesto al presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, di mettere in campo azioni di affiancamento e un aiuto per il tracciamento perché altrimenti, a dir loro, il sistema scolastico non riuscirà a gestire la prevista diffusione del contagio nelle classi. “Stimiamo tra ottanta e centomila assenze tra docenti e personale tecnico amministrativo” hanno detto ieri i presidi, circa il 10 per cento del totale. Ci sono migliaia di studenti positivi e questo rende quasi impossibile attuare le nuove disposizioni. C’è sicuramente la possibilità che domani manchi il personale”, aveva detto ieri il ministro Bianchi. Ma abbiamo dato 400 milioni di euro per rinnovare e potenziare il personale proprio per l’emergenza legata al covid. Si tratta di 35mila docenti e di altrettanto personale tecnico in più”. C’è poi il fronte dei governatori delle regioni che vanno in ordine sparso con provvedimenti ad hoc, Campania in testa. Il presidente De Luca ha fatto slittare al 29 gennaio la riapertura di scuole dell’infanzia, delle elementari e delle medie inferiori, criticando le decisioni dell’esecutivo che secondo Vincenzo De Luca trasformano “i nostri bambini in cavie”, suscitando la reazione del governo che si è detto pronto ad impugnare questa ordinanza come quelle di altre regioni o comuni insofferenti. Anche il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha deciso di posticipare di tre giorni l’apertura delle scuole siciliane, invitando l’esecutivo a rivedere le sue posizioni. Si è associato alla protesta  il governatore della Puglia, Michele Emiliano. “Per la scuola sarà un calvario” ha detto sempre ieri il governatore del Veneto, Luca Zaia e “si esprima il Cts. Basta accanirsi sugli studenti. Aboliamo la Dad preventiva”. Invece l’appello del “comitato a scuola” ha chiesto alla politica di mantenere ferma la posizione .
Qui di seguito riportiamo ancora una vota le nuove regole che sono state pubblicate mercoledì 5 gennaio 2022, sul sito miur.gov.it :
Scuola dell’infanzia – Servizi educativi per l’infanzia: con un caso di positività si applica al gruppo classe/alla sezione la sospensione delle attività, per una durata di dieci giorni.
Scuola primaria: con un caso di positività si attiva la sorveglianza con testing del gruppo classe: l’attività prosegue in presenza effettuando un test antigenico rapido o molecolare appena si viene a conoscenza del caso di positività (T0). Il test sarà ripetuto dopo cinque giorni (T5). In presenza di due o più positivi è prevista, per tutta la classe, la didattica a distanza per la durata di dieci giorni.
Scuola secondaria di I e II grado: con un caso di positività nella stessa classe è prevista l’autosorveglianza con la prosecuzione delle attività e l’uso delle mascherine FFP2. Con due casi nella stessa classe è prevista la didattica digitale integrata per coloro che non hanno avuto la dose di richiamo e hanno completato il ciclo vaccinale da più di 120 giorni e per coloro che sono guariti da più di 120 giorni. Per tutti gli altri è prevista la prosecuzione delle attività in presenza con l’autosorveglianza e l’utilizzo di mascherine FFP2. Con tre casi nella stessa classe è prevista la didattica a distanza per dieci giorni per tutta la classe.
Oltre alle nuove regole pubblicate mercoledì 5 gennaio 2022, sul sito miur.gov.it, si legge anche che “saranno potenziate, poi, le attività di screening, anche attraverso lo stanziamento di risorse (oltre 92 milioni) per consentire alla popolazione scolastica in autosorveglianza di effettuare i test gratuitamente in farmacia e nelle strutture convenzionate. È già partita, inoltre, la distribuzione di mascherine FFP2 al personale “preposto alle attività scolastiche e didattiche nelle scuole dell’infanzia e nelle scuole di ogni ordine e grado, dove sono presenti bambini e alunni esonerati dall’obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie”. In attuazione della legge di bilancio è stato infine dato il via libera al rinnovo dei contratti del personale di potenziamento per l’emergenza assunto a settembre, sia Ata che docenti.” Intanto il Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure anticovid,  o è il commissario straordinario per l’emergenza CovidFrancesco Paolo Figliuolo, ha fornito indicazioni su come procedere per l’effettuazione di test rapidi antigenici gratuiti per gli alunni delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Qui di seguito il link Il Decreto Legge

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