Rientro a scuola a gennaio in presenza dal 10 gennaio: la situazione nelle diverse Regioni (in aggiornamento).
Rientro a scuola in presenza per tutti dopo le festività natalizie. Cambiano le regole per quanto riguarda la gestione delle quarantene: le nuove regole dettate dal decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale, saranno diversificate in base al numero di casi positivi al Covid-19. Con un solo caso positivo, 10 giorni di stop per i servizi educativi e scuole per l’infanzia. Nelle scuole primarie, con un positivo nella classe, scatta la sorveglianza con test antigenico rapido o molecolare non appena viene accertato il caso di positività. Il tampone si deve ripetere dopo 5 giorni. Se i casi positivi sono due, nella classe scatta la didattica digitale integrata per la durata di dieci giorni.
Nelle scuole secondarie di primo grado, nelle scuole secondarie di secondo grado e nel sistema di istruzione e formazione professionale, fino a 2 casi di positività nella classe, viene applicata l’autosorveglianza con l’utilizzo di mascherine Ffp2 e con la scuola in presenza. Con tre casi di positività nella classe, chi non ha terminato il ciclo vaccinale primario da meno di 120 giorni o non è guarito da meno di 120 giorni (senza terza dose) si applica la didattica digitale integrata per dieci giorni. Chi ha concluso il ciclo vaccinale o è guarito è in autosorveglianza con l’utilizzo di mascherine Ffp2. Con almeno quattro casi di positività nella classe, la didattica digitale integrata per dieci giorni.
Rientro a scuola dal 10 gennaio: la situazione nelle diverse Regioni (in aggiornamento)
Per gran parte delle Regioni, il rientro in classe è slittato al 10 gennaio. In Abruzzo, per esempio, il presidente Marco Marsilio ha firmato un’ordinanza che ha posticipato la data di riapertura delle scuole dal 7 al 10 gennaio: uno slittamento che, come si legge nel documento, si è reso necessario per poter effettuare lo screening e garantire un ritorno in classe in tutta sicurezza. Attività didattiche sospese il 7 e 8 gennaio per fare tracciamento, dal 7 al 9, campagna di screening nelle scuole di ogni ordine e grado.
La riapertura delle scuole, in Umbria, è stata ufficialmente rinviata a lunedì 10 gennaio: la presidente della Regione, Donatella Tesei, infatti, ha firmato un’ordinanza. Il provvedimento dispone che ‘nei giorni 7 e 8 gennaio su tutto il territorio della Regione Umbria sono sospese le attività educative e didattiche nelle scuole dell’infanzia, nelle scuole primarie e nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, con ripresa delle stesse il giorno 10 gennaio 2022’.
Campania
Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha firmato, nella tarda serata del 7 gennaio, un’ordinanza che dispone, fino al 29 gennaio “la sospensione delle attività in presenza dei servizi educativi per l’infanzia e dell’attività scolastica e didattica in presenza della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado”.Nell’ordinanza si sottolinea che “resta sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali”.
I sindaci dei Comuni della Costiera Amalfitana, al termine di una riunione, hanno deciso di rimandare il ritorno a scuola in presenza, anche per le scuole superiori, fino al 29 gennaio. I sindaci di ciascun Comune hanno emesso le rispettive ordinanze all’interno delle quali si dispone lo stop alla ripresa delle attività didattiche in presenza.
Puglia
In un comune della provincia di Lecce, Copertino, non si rientrerà a scuola in presenza lunedì 10 gennaio. La sindaca Sandrina Schito ha firmato un’ordinanza che dispone, per una settimana (almeno per il momento), la didattica a distanza. Il fortissimo aumento di contagi che, a quanto pare, è stato originato da un focolaio prenatalizio, ha suggerito l’introduzione di questa misura.
Calabria
La Calabria ha deciso di posticipare il rientro in classe al 10 gennaio. Il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, ha firmato un’apposita ordinanza che rinvia la riapertura delle scuole a lunedì prossimo. In alcuni comuni, però, il ritorno in classe slitta al 15 gennaio, a motivo del notevole aumento di casi positivi: si tratta dei comuni di Cetraro, Acquappesa, Guardia Piemontese, Fuscaldo, Paola, Sangineto, Verbicaro, Aieta, Diamante e Bonifati.
Un’ordinanza firmata dal sindaco facente funzioni di Reggio Calabria, Paolo Brunetti, ha previsto la ‘sospensione delle attività didattiche ed educative in presenza delle scuole pubbliche, paritarie e/o private di ogni ordine e grado, ricadenti nel territorio del comune di Reggio Calabria, dal 10 gennaio 2022 al 15 gennaio 2022’.
Il sindaco del comune di Cassano (Cosenza), Gianni Papasso, ha sospeso fino al 29 gennaio prossimo le lezioni in presenza in tutti gli istituti scolastici presenti sul territorio comunale. La sospensione e l’attivazione della Dad è stata disposta a motivo della forte impennata dei casi Covid.
Slitta ufficialmente il rientro in classe anche per gli studenti della Sardegna: il presidente della Regione, Christian Solinas, ha infatti deciso di riprendere le lezioni in presenza lunedì 10 gennaio.
Sicilia
La Regione Sicilia rinvierà la riapertura delle scuole di altri tre giorni per permettere la verifica di tutti gli aspetti organizzativi a causa dell’aumento dei contagi da Covid. Ne deriva che fino al prossimo 12 gennaio l’attività didattica in presenza è ferma. Il rientro è previsto per il 13 gennaio, ma non è detto che ciò possa avvenire. Tutto potrebbe essere subordinato anche all’eventuale passaggio della Sicilia in zona arancione. Nei tre giorni in più non si svolgerà didattica a distanza: in buona sostanza, l’attività didattica sarà sospesa con prolungamento delle vacanze di Natale.
Il preoccupante aumento di casi positivi sta spingendo alcuni comuni a rinviare ulteriormente il ritorno tra i banchi. È il caso di Torrenova, in provincia di Messina: il sindaco ha firmato un’ordinanza che posticipa il rientro in classe al prossimo 16 gennaio.
La provincia di Siracusa è stata inserita, quasi interamente, in zona arancione dal 9 al 19 gennaio secondo quanto disposto dall’ultima ordinanza della Regione Sicilia del 7 gennaio. I comuni interessati sono 17 su 21 totali: i sindaci stanno valutando la possibile introduzione della didattica a distanza fino alla scadenza dell’ordinanza.
Lazio
Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti ha firmato il 5 gennaio l’ordinanza per la riapertura delle attività didattiche delle scuole di ogni ordine e grado del Lazio e delle Istituzioni Formative che erogano percorsi triennali di istruzione e formazione professionale che riprenderanno in presenza il giorno 10 gennaio 2022. “Era prevista per circa il 20% degli istituti la riapertura venerdì 7 gennaio e grazie a questo provvedimento il rientro a scuola in presenza sarà per tutti lunedi’”, spiega l’assessore regionale alla Scuola Claudio Di Berardino.
Basilicata
Il governatore della Regione Basilicata, Vito Bardi, ha firmato un’ordinanza regionale che sposta la data di riapertura delle scuole al 10 gennaio.
A Matera è iniziato lo screening nelle scuole. A Potenza il monitoraggio comincerà oggi: per tale motivo, il rientro in presenza è previsto per mercoledì 12 gennaio come stabilito dal sindaco Mario Guarente.
da scuolainforma