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ROMA. Nonostante il dato di oggi da cui emerge che in Italia ci sono due milioni di positivi che, secondo gli esperti, probabilmente aumenteranno nei prossimi giorni, il governo mantiene lo stesso il suo punto fermo ovvero che i ragazzi devono tornare a scuola, motivando tale decisione anche dal punto di vista psicologico: è stato spigato più volte che è importante per i ragazzi riaprire e permettergli di tornare a scuola, soprattutto perché la didattica a distanza, la cosiddetta Dad, purtroppo aumenta le difficoltà e le differenze sociali. Ed è tutto evidente per chi ha in casa diversi fratelli e magari un solo computer avrà molta più difficoltà a seguire le lezioni rispetto a chi possiede più dispositivi. E questo, naturalmente, non può esistere in un Paese civile e democratico. In controtendenza però c’è un altro aspetto ed è quello determinato dal fatto che c’è la possibilità la riapertura delle scuole possa amplificare la diffusione dei contagi. Dal canto suo, il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi ha dichiarato che  in realtà l’aumento così significativo  c’è stato in un momento in cui le scuole erano chiuse. Ma ha anche detto che contestualmente è previsto ed è prevedibile che domani, alla riapertura delle scuole, ci saranno moltissimi assenti e non solo tra gli studenti, ma anche tra i docenti.

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