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Scuola e nuove misure anticovid. Bianchi: “Varate regole chiare per il rientro in presenza e in sicurezza”. Ma montano lo stesso dubbi e preoccupazioni

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ROMA. Si riusciranno a garantire le condizioni di sicurezza per alunni e personale? Basterà prevedere la fornitura di mascherine FFP2 ed FFP3 solo al personale delle scuole, dove peraltro sono presenti alunni esonerati dall’obbligo dell’uso dei dispositivi di protezione? Perché non si potenzia la medicina territoriale e scolastica, così da avere servizi di continuità assistenziale territoriali che possano garantire un monitoraggio delle reali condizioni di rischio nelle scuole ed evitare il ricorso alla didattica a distanza? Questi sono alcuni dei quesiti che ci si pone sempre più frequentemente nel mondo della scuola, tra coloro che nella scuola ci lavorano e la “vivono” quotidianamente in prima persona, affrontando le ben note e attuali difficoltà che scaturiscono dalla pandemia in corso e dai contagi che crescono da ora in ora in modo preoccupante. Sulla scorta di queste considerazioni ci si chiede allora che senso ha riaprire le scuole senza aver prima posto le giuste basi per garantire una maggiore sicurezza per la tutela della salute pubblica. Il Covid e la sua variante Omicron sta mettendo in discussione decisioni da prendere per la riapertura delle scuole. E non è certo lo spostamento di qualche giorno ad ovviare il problema. Che cambia rimandare solo di pochi giorni l’apertura delle aule scolastiche? Risolverà qualcosa? E aprire le scuole primarie frequentate dai piccoli alunni e tenere chiuse quelle secondarie servirà anche questo per evitare la diffusione dei contagi e dei rischi ad esso connessi?
Timori e preoccupazioni che contrastano con il “via libera” del Consiglio dei Ministri alle nuove regole per la gestione dei casi di positività in ambito scolastico, ufficializzato dal Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, il quale in quell’occasione ha dichiarato che sono state date “regole chiare per un rientro in presenza e in sicurezza” aggiungendo che “la decisione presa dal governo tiene conto, da un lato, dei dati sanitari e dell’evoluzione della pandemia, dall’altro, rappresenta una scelta chiara che tutela la possibilità per studentesse e studenti, tenendo conto del diverso grado di vaccinazione raggiunto e del diverso grado di scuola, di continuare a frequentare in presenza, a garanzia di un’uguaglianza sostanziale di accesso al servizio scolastico”.
Qui di seguito le nuove regole che sono state pubblicate mercoledì 5 gennaio 2022, sul sito miur.gov.it :
Scuola dell’infanzia – Servizi educativi per l’infanzia: con un caso di positività si applica al gruppo classe/alla sezione la sospensione delle attività, per una durata di dieci giorni.
Scuola primaria: con un caso di positività si attiva la sorveglianza con testing del gruppo classe: l’attività prosegue in presenza effettuando un test antigenico rapido o molecolare appena si viene a conoscenza del caso di positività (T0). Il test sarà ripetuto dopo cinque giorni (T5). In presenza di due o più positivi è prevista, per tutta la classe, la didattica a distanza per la durata di dieci giorni.
Scuola secondaria di I e II grado: con un caso di positività nella stessa classe è prevista l’autosorveglianza con la prosecuzione delle attività e l’uso delle mascherine FFP2. Con due casi nella stessa classe è prevista la didattica digitale integrata per coloro che non hanno avuto la dose di richiamo e hanno completato il ciclo vaccinale da più di 120 giorni e per coloro che sono guariti da più di 120 giorni. Per tutti gli altri è prevista la prosecuzione delle attività in presenza con l’autosorveglianza e l’utilizzo di mascherine FFP2. Con tre casi nella stessa classe è prevista la didattica a distanza per dieci giorni per tutta la classe.
Oltre alle nuove regole pubblicate mercoledì 5 gennaio 2022, sul sito miur.gov.it, si legge anche che “saranno potenziate, poi, le attività di screening, anche attraverso lo stanziamento di risorse (oltre 92 milioni) per consentire alla popolazione scolastica in autosorveglianza di effettuare i test gratuitamente in farmacia e nelle strutture convenzionate. È già partita, inoltre, la distribuzione di mascherine FFP2 al personale “preposto alle attività scolastiche e didattiche nelle scuole dell’infanzia e nelle scuole di ogni ordine e grado, dove sono presenti bambini e alunni esonerati dall’obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie”. In attuazione della legge di bilancio è stato infine dato il via libera al rinnovo dei contratti del personale di potenziamento per l’emergenza assunto a settembre, sia Ata che docenti.” – link : Il Decreto Legge

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