ROMA. Oggi è stata una giornata di gran lavoro per il premier Mario Draghi, a palazzo Chigi, in vista del Consiglio dei Ministri di domani che dovrà decidere le nuove regole per far fronte ed evitare i preoccupanti contagi. E’ certo che, come sostenuto peraltro anche da diversi esperti, una proroga nella riapertura della scuola di venti o trenta giorni avrebbe certamente permesso di raffreddare la cura dei contagi tra i ragazzi più piccoli, perché si è visto che il covid sta correndo soprattutto nella fascia pediatrica e in quella degli adolescenti.
Per chi lavora nel mondo della scuola e lo conosce molto bene, sarebbe stato opportuno più che mai pensare a un prolungamento delle vacanze e quindi a una provvidenziale sospensione dell’attività didattica in presenza, ricorrendo alla didattica a distanza, seppur per un periodo veramente breve e concentrato al fine di premettere a chi di dovere di espletare al meglio. Perchè avere premura di riaprire le scuole? E poi c’è da chiedersi, quando si para di contagi, perché fare le differenze fra scuole di diverso ordine e grado? Mica i contagi tengono conto di questo, no? Ecco che avere più tempo per vaccinare più gente possibile -piccoli, adolescenti e adulti- può rivelarsi efficace. Per non parlare che, approfittando delle scuole vuote, nel frattempo si potrebbero effettuare per esempio quei lavori per predisporre le tanto decantate areazioni dei locali scolastici, perché si è pensato o no che in giornate freddose e invernali non si potranno certo aprire le finestre delle aule per far cambiare l’aria, così come consigliato? Non va altresì trascurato inoltre il ‘tracciamento’ e quegli screening di massa proposti dal Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo (Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19 e per l’esecuzione della campagna vaccinale nazionale) che potrebbero essere attuati opportunamente prima del ritorno a scuola o al rientro a scuola. Altro nodo su cui concentrarsi sono anche le procedure delle quarantene, perché oggi bastano pochi casi positivi in una classe per fare scattare la Dad a tutti. Nel contempo non va trascurato la sanificazione costante delle classi e il non meno importante potenziamento del trasporto pubblico così come anche in passato ha più volte invitato a fare il Sindacato Nazionale Orizzonte Docenti (SINOD) e il suo presidente nazionale Antonino Ballarino. Salvo Cona