Dal 15 dicembre anche il personale scolastico delle scuole statali, paritarie e non paritarie sarà assoggettato all’obbligo vaccinale in applicazione del decreto legge 172/2021. I sindacati rappresentativi della scuola hanno manifestato relativamente all’obbligo vaccinale che coinvolge il mondo della scuola posizioni differenziate, confermando, anche su questa materia, l’assenza di una linea comune e unitaria, come emerso in occasione dello sciopero del 10 dicembre.
Cisl Scuola: favorevole all’obbligo vaccinale
Favorevole all’obbligo vaccinale la segretaria della Cisl-scuola, Maddalena Gissi
“Una decisione giusta per limitare la diffusione del contagio condivisa nel mondo della scuola, dove però tante sono le paure: i medici diano risposte certe e chiare alle persone fragili. L’estensione dell’obbligo vaccinale anche a tutto il personale scolastico non rappresenta alcun problema per la categoria già ampiamente vaccinata volontariamente. Noi rispettiamo le misure individuate dalla scienza e dal ministero della salute per garantire tutte le condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro e, nel nostro caso, nei luoghi ove ci sono minori che non hanno nemmeno avuto la vaccinazione.
Flc Cgil: favorevole all’obbligo vaccinale
Favorevole all’obbligo vaccinale la segretaria nazionale Flc Cgil Grazia Maria Pistorino
“La risposta di senso civico è stata bellissima. Quella della scuola è una categoria ampiamente vaccinata e riteniamo possa sostenere anche questo obbligo. Si comprende la logica dell’obbligo per il personale che è a contatto con persone che non possono essere vaccinate, come i bambini. Ma la categoria degli insegnati ha dimostrato di mettersi al servizio del Paese: una disponibilità che andava valorizzata, adottando una corsia preferenziale per la terza dose, invece si propone un obbligo“.
Snals: perplessità su obbligo vaccinale
Perplessa e preoccupata per l’obbligo vaccinale la segretaria dello Snals, Elvira Serafini
“Il decreto legge varato ieri dal Consiglio dei ministri che estende l’obbligo vaccinale al personale della scuola ci lascia perplessi e preoccupati. Noi non siamo contro le vaccinazioni e lo abbiamo dimostrato con le nostre prese di posizione fin dall’inizio della pandemia, ma non possiamo accettare provvedimenti punitivi nei confronti del personale della scuola come la sospensione dal servizio mentre il resto dei lavoratori del settore privato e parte di quello pubblico non viene sottoposto ad alcun obbligo“.
“La misura dell’obbligo vaccinale crea al momento solo gravi discriminazioni tra i lavoratori e serve solo a mascherare l’inerzia del Governo rispetto ai problemi che sono la vera causa della crescita dei contagi nelle scuole: sovraffollamento delle classi, scuole sovradimensionate che raggiungono in alcuni casi anche 2500 alunni e per le quali diventa impossibile garantire la sicurezza, organici ridotti“.
Uil Scuola: critici verso obbligo vaccinale
Critico per l’introduzione dell’obbligo il segretario della Uil-scuola, Pino Turi
“Non ci sto alla criminalizzazione di docenti e del personale scolastico. Siamo di nuovo alla gogna mediatica. Ci possono essere situazioni particolari, persone, docenti a cui non può essere somministrato il vaccino, non lo sappiamo. La maggior parte di loro si è vaccinata. Introdurre forzatamente l’obbligo solo per la scuola appare un peso che viene diviso in modo assolutamente diseguale“.
Gilda degli Insegnanti: contraria all’obbligo vaccinale
Contrario all’obbligo il coordinatore della Gilda, Rino Di Meglio
“Noi da sempre siamo a favore dei vaccini, ma non possiamo tacere che l’obbligo deciso dal governo nei confronti del personale scolastico sia discriminatorio nel confronto con altre categorie lavorative, sia pubbliche che private. In questa maniera il governo non sta intervenendo sulle vere cause del contagio nelle scuole: due anni di pandemia non sono stati sufficienti all’esecutivo per intervenire sulle classi affollate, sul tracciamento dei contagi e sul problema dei trasporti, l’obbligo per gli insegnanti è semplicemente una foglia di fico. Viene solo tolta la libertà di scelta: l’obbligo vaccinale ci sia per tutti, studenti compresi, o per nessuno”
Anief: contrario all’obbligo vaccinale
Contrario all’obbligo e pronto al ricorso il presidente dell’Anief, Marcello Pacifico
“Il decreto sull’obbligo vaccinale per il personale della scuola, formalizzato Gazzetta Ufficiale diventa ancora più illogico dinanzi ai dati dei contagi registrati nell’ultima settimana: secondo l’Istituto Superiore di Sanità, l’aumento dell’incidenza si è infatti riscontrato soprattutto nei giovani di età inferiore ai 12 anni, ovvero la fascia d’età sicuramente non coperta dal vaccino. Il sindacato ricorda anche che il personale, che non si vede riconosciuta l’indennità per il rischio biologico, è stufo di ascoltare slogan da parte delle istituzioni: per questo Anief ha deciso di scioperare il 10 dicembre, ricorrendo anche in Tribunale contro gli atti attuativi dell’obbligo vaccinale, così da avere una risposta al giudice amministrativo prima del 15 dicembre, quando la vaccinazione obbligatoria dovrebbe entrare in vigore”.
“Il sindacato Anief ha attivato le preadesioni per aderire gratuitamente al ricorso al Tar per impugnare gli atti attuativi dell’obbligo vaccinale per il personale scolastico entro 60 giorni e ottenerne la sospensione entro il 15 dicembre”