Gestione casi Covid a scuola, nuova Nota congiunta Ministero Istruzione e Salute: il governo fa dietrofront.
Scuola, gestione dei casi Covid: nuovo dietrofront da parte del governo in merito alla gestione delle quarantene negli istituti scolastici. Nel giro di ventiquattr’ore è accaduto di tutto e di più: prima è stata pubblicata una Circolare all’interno della quale si provvedeva a sospendere il programma di ‘sorveglianza con testing‘ introdotto appena tre settimane fa, motivando tale decisione con l’aumento dei contagi e con le difficoltà nel tracciamento. Poi, meno di 24 ore dopo, sulla questione è intervenuto direttamente il premier Draghi, decidendo per il ritorno alle regole precedenti: dunque, almeno per ora, solamente se ci sono tre positivi in classe, tutti gli studenti andranno automaticamente in quarantena.
A questo proposito, il Ministero dell’Istruzione e quello della Salute hanno pubblicato una nuova Nota congiunta avente come oggetto ‘Specifiche alla Circolare ‘Aggiornamento delle indicazioni per l’individuazione e la gestione dei contatti di casi di infezione da SARS-CoV-2 in ambito scolastico’.
Gestione casi Covid a scuola, nuova Nota congiunta Ministero Istruzione e Salute
Nella Nota si legge quanto segue: ‘Facendo seguito alla Circolare a firma congiunta tra Ministero della Salute e Ministero dell’Istruzione prot. n. 54504 del 29 novembre 2021 “Aggiornamento delle indicazioni per l’individuazione e la gestione dei contatti di casi di infezione da SARS-CoV-2 in ambito scolastico” si rappresenta quanto segue.
A ulteriore specifica si precisa che, anche in considerazione della sopravvenuta disponibilità manifestata dalla struttura commissariale con nota inviata in data 30 novembre 2021, potrà essere mantenuto il programma di testing di cui alla circolare n. 50079 del 3 novembre 2021, per la verifica della positività dei soggetti individuati come contatti di una classe/gruppo, da effettuarsi in tempi estremamente rapidi, tali da garantire il controllo dell’infezione.
In considerazione di quanto sopra, e fermo restando quanto previsto dalla citata circolare del 3 novembre u.s. per il sistema integrato di istruzione 0-6 anni, dovrà essere comunque garantita la didattica in presenza per coloro che non rientrano nei provvedimenti di quarantena disposti dall’autorità sanitaria. Alla luce delle indicazioni della struttura commissariale, si intendono conseguentemente superate le disposizioni di cui alla precedente circolare.’
Il governo fa dietrofront: si torna alle precedenti disposizioni
Pertanto, per quanto riguarda il Sistema Integrato 0-6 anni, la DAD scatterà con un solo positivo in classe: infatti, il protocollo prevede la quarantena di dieci giorni per tutta la classe. Per quanto concerne, invece, le scuole primarie e secondarie, qualora si riscontrasse un solo caso positivo (di uno studente o di un docente), i compagni di classe e i docenti che hanno svolto attività in presenza nella classe dove è stata riscontrata la positività devono fare il tampone 0, ovvero il test antigenico o molecolare, incluso il test molecolare su campione salivare come da disposizioni indicate dal Ministero della Salute.
Se il risultato è negativo, sarà possibile il rientro a scuola. Qualora, invece, si riscontrassero altre positività sarà necessario informare il Dipartimento di Prevenzione e il Medico di Medicina Generale o il Pediatra di Libera Scelta. Dopo altri cinque giorni, gli alunni dovranno sottoporsi ad un altro test. Se il risultato è positivo, si dovrà informare il DdP e il MMG/PLS e non si potrà andare a scuola.
Qualora vengano riscontrati due casi, gli alunni vaccinati o negativizzati negli ultimi sei mesi vanno avanti con la sorveglianza che prevede i due test, a zero e cinque giorni. Gli studenti non vaccinati, invece, vanno in quarantena per dieci giorni anche se dovessero risultare negativi al primo test. Naturalmente, per gli alunni che frequentano la scuola primaria e per quelli di prima media, per i quali non è prevista ancora la vaccinazione, scatterà automaticamente la quarantena per 10 giorni.
Qualora i casi positivi siano almeno 3, tutti gli studenti e i docenti che hanno svolto attività in presenza, dopo aver fatto il primo tampone, anche se negativo, vanno in quarantena. L’isolamento dura sette giorni per i vaccinati e dieci per i non vaccinati.
Si è appreso, inoltre, da fonti di governo che la struttura del commissario straordinario per l’emergenza Covid del generale Francesco Paolo Figliuolo, ha deciso di “intensificare le attività di testing nelle scuole, al fine di potenziare il tracciamento”. L’obiettivo primario continua ad essere quello di “garantire la partecipazione in presenza e lo svolgimento delle lezioni a scuola in assoluta sicurezza”. Quindi, è stato ribadito il punto: “Non ci sarà alcun ritorno in Dad in caso di presenza di un solo alunno contagiato”.
Per il momento, dunque, tutto torna come prima ma, visto il clamoroso dietrofront attuato dal governo in meno di 24 ore, non sono da escludere altri cambi di direzione.