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Riforma abilitazione docenti, ecco come potrebbe cambiare l’accesso all’insegnamento

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Abilitazione all’insegnamento, non mancano le polemiche sulla proposta dei ministri Bianchi e Messa in merito alla prossima riforma.

Abilitazione all’insegnamento, non c’è ancora una bozza sulla riforma ma non mancano le polemiche. Come riporta il quotidiano ‘Il Sole 24 Ore‘, il CUN (Consiglio Universitario Nazionale) ha espresso le proprie perplessità in merito alla proposta congiunta dei ministri dell’Istruzione e dell’Università, Bianchi e Messa, sull’introduzione dei 60 crediti formativi dal contenuto pedagogico (24 dei quali di tirocinio).

Abilitazione docenti secondaria, le richieste del CUN

Il presidente del CUN, Antonio Vicino, ha chiesto ai ministri Bianchi e Messa ‘di collocare la formazione all’insegnamento nelle scuole secondarie dopo la selezione per l’accesso al ruolo, durante l’anno di formazione e prova e in contemporanea con il tirocinio’, secondo quanto indicato dal PNRR.

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La formazione per l’abilitazione, in buona sostanza, dovrebbe scattare dopo il conseguimento della laurea. Infatti, il CUN precisa che solamente ‘dopo il conseguimento della laurea magistrale la formazione sulle conoscenze e sulle competenze si dirà compiuta, con solidità tale da consentire di assumere un ruolo centrale nella didattica delle singole materie’.

Il Consiglio Universitario Nazionale, poi, ha inoltrato altre due richieste ai titolari dei dicasteri dell’Istruzione e dell’Università: la prima riguarda il fatto di provvedere a stabilire ‘un positivo rapporto nella formazione all’insegnamento fra le scienze dell’educazione e la didattica disciplinare‘; la seconda, invece, riguarda la definizione di ‘contenuti diversi per la formazione all’insegnamento rispettando le peculiari esigenze della didattica nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado’. Infine, il CUN ha chiesto di essere coinvolto in sede di stesura della riformauniversità telematica

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Come ricorda ‘Tuttoscuola’, sono circa un milione e mezzo i docenti della scuola secondaria, iscritti nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze, che attendono di potersi abilitare. Ora bisogna attendere la risposta della ministra Messa in merito al parere espresso dal CUN. Con ogni probabilità la responsabile del dicastero dell’Università intenderà proseguire con la soluzione dei corsi di laurea quinquennali (3+2) che diventeranno tutti abilitanti con l’aggiunta dei 60 CFU. Avremo un quadro più chiaro nelle prossime settimane.

da scuolainforma

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