fbpx

Supplenze da MAD alla primaria, conterà il punteggio alla secondaria?

750

Molte le supplenze alla scuola primaria svolte da docenti con titoli di accesso all’insegnamento alla secondaria: il punteggio sarà valutato?

Nonostante i tentativi del Ministro dell’Istruzione di risolvere il fenomeno delle supplenze, anche quest’anno scolastico si caratterizza per il conferimento di tanti incarichi a termine da MAD: molti di questi riguardano la scuola primaria, in cui si nominano molti laureati, in realtà, interessati all’insegnamento per la secondaria. Una supplenza alla primaria comporterà punteggio alla secondaria? Cerchiamo di capire come sarà valutato.

Tante le supplenze alla primaria

Molte sono già nella prima parte di quest’anno scolastico 2021/22 le richieste di insegnanti alla scuola primaria: quest’ultime di conseguenza si vedono costrette a conferire incarichi attingendo alle domande di messa a disposizione. In assenza di istanze idonee, molte scuole devono necessariamente assumere docenti che posseggono invece il titolo di accesso per insegnare nella scuola secondaria.

I casi più frequenti sono insegnanti che hanno il titolo di Laurea in Scienze pedagogiche in Giurisprudenza, in Scienze Economiche: questi per poter lavorare e inserirsi nel mondo della scuola, accettano le supplenze anche in un ordine scolastico diverso da quello oggetto di interesse. Tuttavia si chiedono se si potrà valutare il punteggio derivante dal servizio svolto alla primaria nelle graduatorie relative alla scuola secondaria.

Normativa di riferimentomaster completamento classe di concorso

Di certo il servizio prestato nella scuola primaria per questi docenti non può essere valutato come specifico: ma lo si potrà ritenere servizio aspecifico e pertanto costituirà punteggio nelle classi di concorso della secondaria? Le supplenze svolte avranno quindi valore anche ai fini dell’avanzamento in graduatoria? Con il prossimo aggiornamento delle GPS nel 2022 è infatti molto importante chiarire questo aspetto.

La normativa attualmente in vigore non fornisce purtroppo significativi chiarimenti in merito. La nota del 22 luglio 2020, successiva all’O.M. 60/2020, infatti specifica solo quanto segue: il servizio svolto nel corso degli anni in assenza di titolo di studio di accesso si considera valido per la valutazione del servizio esclusivamente se l’interessato acquisisce tale titolo al momento di presentazione della domanda.

Non vi è purtroppo nessun riferimento riguardo al servizio aspecifico. Solo un dato è certo: l’eliminazione dalle tabelle di valutazione dei titoli del 2020 della voce relativa. E questo non costituisce un presupposto positivo. Tuttavia considerato l’alto numero di supplenze alla primaria effettuato da aspiranti all’insegnamento nella secondaria, di certo si dovrà affrontare la questione prima dell’aggiornamento delle graduatorie.

da scuolainforma

università telematica

In questo articolo