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La CISL Scuola dice no all’agitazione sindacale: quali i motivi?

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La CISL Scuola non aderisce all’agitazione sindacale promossa dalle altre sigle: la segretaria Maddalena Gissi spiega i motivi di questo no.

Non tarda ad arrivare la reazione dei sindacati al disegno della Legge di Bilancio per l’anno 2022: FLC Cgil, Uil, Snals e Gilda interrompono infatti le relazioni con il Ministero dell’Istruzione, dando avvio ad un momento di agitazione sindacale. La CISL Scuola tuttavia si discosta dalle altre sigle sindacali, non prendendo parte alla protesta. Di seguito le motivazioni di questa scelta.

La CISl Scuola non firma la nota unitaria sindacale

Ieri sera, una nota firmata dai segretari di FLC Cgil, Uil, Snals e Gilda decreta l’agitazione sindacale causata dal disegno della Legge di Bilancio 2022. I suddetti sindacati congiuntamente inviano una nota al Ministero del Lavoro, dell’Istruzione e alla Commissione di Garanzia per sospendere le relazioni sindacali in via transitoria: questa decisione scaturisce dal malcontento sul disegno della Legge di Bilancio 2022, varato il 28 ottobre scorso dal Consiglio dei Ministri. Per i sindacati firmatari, ancora una volta la scuola ne uscirebbe umiliata e considerata come il capitolo di bilancio su cui poter risparmiare: questo risparmio partirebbe proprio dal personale.

La CISL Scuola non firma la nota unitaria sindacale, non aderendo di fatti allo stato di agitazione sindacale proclamato. Tuttavia anche per la segretaria Maddalena Gissi tanti sono i punti critici rispetto a ciò che prevede il disegno di Legge.

I punti di dissenso della CISL Scuola

In un articolo de Il Messaggero pubblicato oggi, i segretari generali Luigi Sbarra e Maddalena Gissi, comparto scuola, indicano i punti di dissenso rispetto la LdB: innanzitutto, gli interventi previsti dal Patto del 24 agosto che avrebbero ridato centralità alla scuola non possono avvenire a costi zero, occorre lo stanziamento di fondi adeguati. È necessario valorizzare il personale scolastico con opportuni adeguamenti stipendiali valutati in merito al rinnovo contrattuale, risolvere la questione delle classi pollaio, del reclutamento e della mobilità.master completamento classe di concorso

I motivi del no all’agitazione sindacale

Nonostante questi punti critici, in un intervento all’AdnKronos, Maddalena Gissi spiega che la CISL Scuola non ha ritenuto opportuno sospendere le relazioni sindacali con il MI: la segretaria comunica che il Ministro Bianchi si è impegnato a convocare il sindacato in modo alquanto celere. Per giovedì mattina è fissato infatti un incontro con il capo di Trastevere per dare avvio ad tavolo di confronto: la CISL Scuola intende parteciparvi per presentare le proprie proposte e capire le intenzioni del governo.

Il sindacato ha preso parte anche all’incontro di oggi sulla mobilità per il rinnovo del CCNI. La Gissi ha spiegato che quella di oggi è stata un’importante occasione  per dare voce alle esigenze di tanti docenti che hanno dovuto modificare la propria vita: “siamo andati alla riunione come di solito fa la nostra organizzazione per responsabilità e per ruolo negoziale che la categoria da tempo ci riconosce. Così come andremo all’incontro che il ministro ha fissato inizialmente per mercoledì e poi a spostato alle 8.30 di giovedì mattina” .

da scuolainforma

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