La legge di bilancio interviene significativamente anche sui trattamenti pensionistici.
QUOTA 102
Al posto di quota 100 (in scadenza quest’anno) viene approvata quota 102. La misura che, in ogni caso dovrà passare al vaglio del parlamento, permetterà ai soggetti che maturano i requisiti nell’anno 2022, di andare in pensione con 64 anni di età anagrafica e 38 anni di anzianità contributiva.
Il diritto conseguito entro il 31 dicembre 2022 può essere esercitato anche successivamente alle predette date.
APE SOCIALE
La manovra prevede anche l’estensione della durata dell’APE Sociale fino al 31 dicembre 2022 e l’estensione a ulteriori categorie.
L’allegato A indica tra le professioni coinvolte anche i professori di scuola primaria, pre–primaria e professioni assimilate.
Possono accedere all’APE sociale i lavoratori dipendenti con 36 anni di contributi versati, che abbiano svolto un lavoro pesante o usurante. Con la manovra viene quindi estesa la platea di lavori pesanti o usuranti ricomprendendovi anche le maestre della scuola dell’infanzia e primaria.
OPZIONE DONNA
Viene confermata l’Opzione donna. Potranno andare in pensione le lavoratrici che entro il 31 dicembre 2021 hanno maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a trentacinque anni e un’età pari o superiore a 60 anni per le lavoratrici dipendenti e a 61 anni per le lavoratrici autonome.