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Graduatorie terza fascia ATA: il servizio prestato senza titolo o su base di dichiarazione mendace non è valutabile

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Graduatorie ATA: convalida punteggio, un lavoro complesso che richiede tempo per le segreterie scolastiche e rischia sempre di creare scompiglio nelle graduatorie

Buongiorno..mi hanno fatto convalida punteggio nel 2019 e ho sempre lavorato e raggiunto anche i 24 mesi….quest’ anno mi hanno fatto rettifica punteggio e revocato l’attuale contratto e con nuova convocazione lavoro di nuovo… ma i 24 mesi maturati restano sempre validi? Grazie

di Giovanni Calandrino – solamente se prestato  in assenza del titolo di studio richiesto per l’accesso al profilo e/o ai profili richiesti o sulla base di dichiarazioni mendaci, il servizio sarà dichiarato di fatto e non di diritto, viceversa è pienamente valutabile.

Il riferimento normativo è l’art. 6 comma 15 del D.M. 50 del 03/03/2021:

Conseguentemente alle determinazioni di cui al comma 13 (in caso di esito negativo della verifica), l’eventuale servizio prestato dall’aspirante in assenza del titolo di studio richiesto per l’accesso al profilo e/o ai profili richiesti o sulla base di dichiarazioni mendaci, e assegnato nelle precedenti graduatorie di circolo e di istituto di terza fascia, sarà, con apposito provvedimento emesso dal Dirigente scolastico già individuato al comma 11, dichiarato come prestato di fatto e non di diritto, con la conseguenza che lo stesso non è menzionato negli attestati di servizio richiesti dall’interessato e non è attribuito alcun punteggio, né è utile ai fini del riconoscimento dell’anzianità di servizio e della progressione di carriera, salva ogni eventuale sanzione di altra natura.

Pertanto è necessario conoscere cosa è indicato nel decreto di rettifica del Dirigente Scolastico che ha effettuato il controllo.

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