Riforma reclutamento docenti, il Consiglio dei Ministri ha approvato il Nadef (Nota aggiornamento Documento di Economia e Finanza).
Riforma reclutamento docenti, il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera, oggi 29 settembre, alla Nota di aggiornamento del DEF, ovvero il Documento di Economia e Finanza, riguardante le nuove stime dei conti pubblici. Per quanto riguarda il settore dell’Istruzione, il documento ha incluso importanti investimenti, vediamo in dettaglio di cosa si tratta.
Riforma reclutamento docenti, CdM approva Nadef (Nota aggiornamento Documento di Economia e Finanza)
Nel DEF si legge quanto segue: ‘Per il settore della scuola, dell’università e della ricerca (complessivamente circa 1,2 miliardi nel 2021, 0,3 miliardi nel 2022, 0,2 miliardi nel 2023 e 0,1 miliardi nel 2024) rilevano, in particolare, le misure per contenere il rischio epidemiologico nell’anno scolastico 2021/2022, garantirne l’ordinato avvio e assicurare la continuità didattica (0,6 miliardi nel 2021).
Sono state assegnate risorse per la promozione della ricerca, l’innovazione tecnologica (0,6 miliardi nel periodo considerato) e viene inoltre rifinanziato il fondo per l’arricchimento e l’ampliamento dell’offerta formativa e per gli interventi perequativi (0,2 miliardi nel 2021), destinato a supportare le istituzioni scolastiche nella gestione della situazione emergenziale e nello sviluppo di attività volte a potenziare l’offerta formativa extracurricolare, il recupero delle competenze di base e il consolidamento delle discipline.’
Tra gli aspetti più importanti del DEF, per quanto riguarda la scuola, quello riguardante le riforme relative al comparto istruzione, in modo particolare le modalità di reclutamento dei docenti.
Istruzione, università e ricerca
Nella Nota di aggiornamento del DEF, si legge quanto segue: ‘Al fine di un più rapido inserimento dei laureati nel mercato del lavoro, è in corso di approvazione definitiva un disegno di legge che semplifica le modalità di accesso all’esercizio di alcune professioni regolamentate.
Il provvedimento rappresenta uno degli interventi di riforma indicati nel PNRR e lo scopo è trasformare la discussione della tesi di laurea nella sede di accertamento delle competenze tecnico-professionali che abilitano all’esercizio della professione (cd. ‘lauree abilitanti’), consentendo così al neolaureato di esercitare subito laprofessione stessa, senza dover attendere i tempi del superamento dell’esame di Stato. A tale riforma deve poi collegarsi quella che sarà adottata in materia di classi di laurea.
Nell’ambito dell’alta formazione, per sostenere l’investimento in capitale umano in settori strategici per lo sviluppo economico e sociale del Paese e promuovere l’inserimento di giovani neo-laureati nel sistema produttivo, alle imprese che sostengono finanziariamente (tramite donazioni) iniziative formative finalizzate allo sviluppo e all’acquisizione di competenze manageriali è riconosciuto un contributo sotto forma di credito d’imposta, utilizzabile esclusivamente in compensazione, con un’attenzione particolare per le PMI27.
Per promuovere lo sviluppo e potenziare l’attrattività degli atenei del Mezzogiorno, alle università statali e non statali legalmente riconosciute che non superino i 9.000 iscritti è attribuito un contributo complessivo di 2 milioni nel 2021. È istituito il Fondo italiano per la scienza, con una dotazione di 50 milioni nel 2021 e di 150 milioni annui a decorrere dal 2022 per promuovere lo sviluppo della ricerca di base.
L’assegnazione delle risorse avviene attraverso procedure competitive ispirate ai parametri dello European Research Council (ERC). Con riferimento ai progetti relativi alla ricerca ed inerenti al PNRR a carico del Fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica (FIRST), la valutazione verrà fatta dal neo-istituito Comitato Nazionale per la Valutazione della Ricerca28 (CNVR) secondo criteri dettagliati che tengono conto delle best practices internazionali.