Il ministro dell’Istruzione Bianchi anche nell’atto di indirizzo per l’anno 2022 torna a parlare di concorso scuola e di reclutamento docenti. L’indirizzo del Ministero, quanto a procedure di concorso per il personale scolastico, parla di semplificazione, di continuità, di programmazione. Peraltro sul tema della semplificazione, il documento esplicita la necessità di snellire le attuali procedure di concorso.
Quale semplificazione?
In cosa consisterà la semplificazione? Considerato che nel merito delle procedure si è già ampiamente intervenuto, fino al recente Dl Sostegni bis poi convertito in legge, che mantiene lo scritto concorsuale con un test a risposta multipla, l’interpretazione dell’atto di indirizzo lascia presagire che la semplificazione cui si fa riferimento riguardi solo la tempistica delle procedure concorsuali ovvero la cadenza regolare con cui si intende provvedere al reclutamento docenti, al fine di garantire ogni anno, a inizio scuola, la copertura delle cattedre.
Il reclutamento secondo l’atto di indirizzo
Ecco cosa si legge nell’atto di indirizzo quanto a modalità di riformare il sistema di reclutamento degli insegnanti: Ciò sarà garantito attraverso la formazione degli insegnanti e la semplificazione delle attuali procedure di concorso per il personale scolastico, prevedendo una periodica continuità delle prove, al fine di superare le difficoltà connesse alla ripresa annuale delle attività didattiche e attraverso nuovi concorsi a cadenza regolare e con logica di programmazione.
Le 8 priorità di Patrizio Bianchi
Ecco le 8 priorità del Ministero dell’Istruzione disposte nell’atto di indirizzo.
- garantire il diritto allo studio per tutte le studentesse e tutti gli studenti,
- potenziare l’offerta formativa nelle scuole di ogni ordine e grado,
- promuovere processi di innovazione didattica e digitale,
- promuovere politiche efficaci per la valorizzazione del personale scolastico,
- investire sull’edilizia scolastica e ripensare gli ambienti di apprendimento in chiave innovativa,
- rilanciare l’autonomia scolastica e valorizzare il sistema nazionale di valutazione,
- investire sul sistema integrato 0-6,
- rafforzare la capacità amministrativa e gestionale del Ministero.