Scuola in presenza: saranno obbligatori Green Pass e mascherina per entrare. Lo chiede il Cts: quasi tutta la Maggioranza favorevole.
Il Comitato tecnico scientifico si è espresso in merito alle misure di sicurezza per far ripartire la scuola in presenza a Settembre. Saranno due le condizioni necessarie: per entrare in istituto si dovranno avere Green Pass e mascherine.
Secondo quanto riferisce La Repubblica, sarebbe seriamente in ballo l’idea di un vaccino obbligatorio per tutto il personale scolastico che dovrà adeguarsi entro il 12 settembre (a ridosso dell’inizio delle lezioni), pena la sospensione.
Da Orizzontescuola si apprende invece che per quanto riguarda il distanziamento, il Cts raccomanda che sia mantenuto ma apre alla possibilità che salti.
A dirlo ai sindacati sono stati oggi i dirigenti del ministero dell’Istruzione. Alla riunione c’erano anche i tecnici del ministero, della struttura Commissariale per l’Emergenza, ma non c’erano gli esperti del Cts (assenza che alcuni rappresentanti sindacali non sembrano aver gradito). Tutti i presenti hanno ribadito l’impegno comune: il rientro in presenza, con modalità di sicurezza però maggiori rispetto a quelle dell’anno scorso. A tal proposito il ministero ha quindi ribadito la volontà di far vaccinare il maggior numero possibile di dipendenti e studenti over 12. Su questo punto però sono emersi i dubbi dei sindacati, dato che ad oggi oltre 220 mila docenti e Ata non sono vaccinati.
Riguardo l’obbligo vaccinale e il Green Pass per entrare a scuola la Maggioranza di Governo è compatta, ad eccezione della Lega. Movimento 5 Stelle, PD, Forza Italia, Italia Viva e Leu sono favorevoli, dato che diversamente il dipendente non vaccinato sarebbe costretto a fare il tampone tre volte a settimana.
Come dicevamo l’unico partito a dire “no” è la Lega, con Matteo Salvini che si dice contrario ad obbligare i bimbi di 12-13 anni alla vaccinazione: “Il green pass per accedere agli istituti scolastici? Non scherziamo, piuttosto dobbiamo continuare a vaccinare gli anziani e le persone fragili”, afferma il leader del Carroccio. “Come si fa a lasciare fuori uno studente di 12 anni perché i genitori non se la sentono di vaccinarlo?” tuona Rossano Sasso, sottosegretario al Miur con delega alla disabilità.
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