Riunione governo-sindacati, Bianchi: “Rientro in presenza dipende dai vaccini”.
Si è svolta oggi la riunione governo-sindacati in merito all’avvio dell’anno scolastico 2021/2022. A presiedere l’incontro il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi e alcune rappresentazioni sindacali del mondo scuola.
Ribadito l’obiettivo comune, ovvero la ripresa della didattica in presenza a Settembre, che dovrebbe avvenire mantenendo l’obbligo delle mascherine. Incertezza invece su Green Pass e distanziamenti, sui quali il Governo dovrebbe decidere nelle prossime ore (quasi tutta la Maggioranza è favorevole, come si legge in quest’articolo).
Affinché si ritorni in presenza Bianchi è stato chiaro: dipenderà dalla vaccinazione di studenti e docenti. Dai dati a disposizione, secondo quanto raccolto, risulta che la copertura vaccinale del personale scolastico sia pari all’85,5% su base nazionale. Il Ministero, come più volte affermato dal ministro Bianchi, registra il ritardo di alcune regioni, presumibilmente dovuto ad imprecisioni nelle procedure di rilevazione.
Bianchi si è detto soddisfatto anche della risposta da parte degli studenti: “L’obiettivo di tutto il governo è la riapertura in presenza a settembre e il mondo della scuola ha reagito con responsabilità alla campagna di vaccinazione. Il Governo si è predisposto per tempo alla ripresa, stanziando in totale per la sicurezza più di 1,6 miliardi negli ultimi mesi. Ora siamo pronti per il Piano scuola che condivideremo con Regioni e autonomie locali in Conferenza Unificata”.
Anche Antonello Giannelli, intervenendo nella riunione online con il ministro ha affermato che il rientro in presenza dipenderà dalla campagna vaccinale per personale della scuola e studenti. “Sia chiaro a tutti: l’alternativa a questo – afferma il Presidente Nazionale ANP – è la didattica a distanza. Il parere del CTS del 12 luglio non è sufficientemente preciso e deve essere tradotto in concrete indicazioni per le scuole. È inoltre fondamentale rivedere il protocollo per la gestione dei casi e focolai da SARS-CoV 2 nelle scuole e che si presti fin d’ora la dovuta attenzione al problema del tracciamento dei casi da parte delle ASL”.
In disaccordo con l’obbligo vaccinale i sindacati.
Marcello Pacifico, presidente di Anief: “Chiediamo un intervento deciso sul dimensionamento scolastico – afferma il sindacalista – Non sono d’accordo sull’obbligo vaccinale, ma anche l’Europa, tramite una raccomandazione del Consiglio, ci mette in guardia. Chiediamo una risposta certa sulla questione del distanziamento, legato a filo doppio alla questione del dimensionamento scolastico”.
Dello stesso parere Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti: “Troviamo fuorviante il dibattito sull’obbligatorietà della vaccinazione anti Covid per i docenti. Se vogliamo davvero mettere la Dad in soffitta, non possiamo ridurre la questione soltanto a questo aspetto, soprattutto se consideriamo che la percentuale di insegnanti immunizzata è molto elevata, a dimostrazione del senso di responsabilità che caratterizza la nostra categoria. Tra l’altro, come ha spiegato il ministro Bianchi, non c’è alcuna certezza sul numero reale dei docenti che mancano ancora all’appello vaccinale perché alcune Regioni non avrebbero ancora registrato i relativi dati”.
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