La scuola rappresenta una priorità per il governo Draghi: tre opzioni al vaglio dell’esecutivo per quanto concerne il Green Pass.
Scuola e Green Pass, il governo non si ferma. L’esecutivo Draghi ritiene che l’unica soluzione per arginare il pericolo della variante Delta sia quella di vaccinare l’Italia. Come riporta il quotidiano ‘Repubblica’, entro il 5 agosto, ovvero prima della pausa estiva, il governo terrà una riunione per preparare i prossimi interventi con l’obiettivo di arrivare a un decreto appena dopo Ferragosto. Tra le nuove misure, anche quelle che riguarderanno la scuola.
Scuola, priorità del governo Draghi
Il governo non si ferma di fronte alle proteste dei no-vax. La scuola rappresenta una priorità assoluta per l’esecutivo, in considerazione della ripartenza a settembre. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, nel corso del suo intervento alla festa ‘Unica’ di Articolo Uno, ha ribadito come i vaccini rappresentino il vero strumento da opporre al virus: ‘Solo con una campagna forte e ampia – ha dichiarato Speranza – possiamo difendere le libertà riconquistate e non tornare in difficoltà. Dobbiamo fidarci della scienza, che ci dice che i vaccini funzionano e riducono di moltissimo ricoveri e decessi’.
Per quanto riguarda la scuola, in alcune Regioni la situazione è complicata, sul fronte vaccini: in Sicilia, il 43 per cento del personale scolastico non ha ricevuto nemmeno la prima dose. Oltre il 30 per cento in altre Regioni come la Liguria, la Toscana, la Calabria e la provincia di Bolzano.
Le opzioni a disposizione del governo sono tre: la prima è quella riguardante l’obbligo nazionale del Green Pass per il personale scolastico; la seconda, l’obbligo solamente in quelle Regioni dove l’immunizzazione è bassa; la terza, la più problematica, il Green Pass per i docenti e gli amministrativi.
L’obbligatorietà per tutti sembra essere, al momento, la soluzione più probabile anche se la strada è certamente in salita. È la soluzione sponsorizzata dal ministro Roberto Speranza, dal Partito democratico e da Forza Italia, in primis dall’ex ministra dell’Istruzione, Maria Stella Gelmini.
Se da una parte, il ministro Bianchi ha già ottenuto l’OK da parte dei presidi, ben diversa è la posizione dei sindacati.