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Giannelli: “Ritorno alla Dad inevitabile nei prossimi mesi”

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Giannelli: “Ritorno alla Dad inevitabile nei prossimi mesi”.

Per la scuola si prospetta un altro anno complicato e il ritorno alla normalità è tutt’altro che vicino. Nelle scorse settimane il Cts ha infatti confermato che a settembre, complici anche le varianti e i “no-vax”, poiché non sapremo quante persone si saranno vaccinate, le scuole riapriranno con le stesse misure di sicurezza adottate lo scorso anno. Dunque ancora mascherine, distanziamenti, gel igienizzante all’ingresso e…Dad.

E si, proprio la Dad dovrebbe continuare a rimanere, almeno per i ragazzi delle scuole superiori. Sul tema è infatti stato chiaro il Presidente dell’Associazione Nazionale Presidi Antonello Giannelli: “Ritorno alla Dad invitabile se resta il distanziamento – dichiara al Messaggero – Rispetto all’anno scorso non è cambiato nulla a livello organizzativo, ad esempio i trasporti. L’unica cosa che possiamo fare è confidare sui vaccini e a tal proposito posso dire che il personale scolastico ha una buona percentuale di vaccinazione”.

Sui vaccini il direttore generale dell’Aifa, Nicola Magrini, ha dichiarato negli scorsi giorni che “dovremo abituarci a vaccinarci contro il covid ogni anno”. Secondo il direttore infatti è molto probabile che, dopo aver superato questa fase di emergenza con i vaccini di massa per tutti, si aprirà una nuova fase con dosi di richiamo da fare ogni anno in modo da rimanere sempre protetti dal SARS-CoV-2 e dalle eventuali varanti che nel frattempo potrebbero presentarsi. Non una terza dose contro la varianti, quindi, si tratterebbe di volta in volta di una dose di vaccino modificata per adattarsi alla situazione.

Ma è davvero possibile che si torni in Dad nonostante i pochi morti di queste settimane, le graduali riaperture e le vaccinazioni?
Se andiamo a vedere i numeri ad oggi tra i 12 e i 16 anni gli immunizzati sono appena 136mila (il 2,94%), mentre quelli che hanno fatto la prima dose sono 746.702 (il 16,14%).
Forse troppo poco per pensare che il covid non si possa diffondere all’interno degli istituti nonostante le misure adottate.

In queste condizioni, anche se il commissario per l’emergenza, il generale Francesco Figliuolo, ha detto che si farà di tutto per arrivare alla conclusione della campagna entro settembre ed il raggiungimento dell’immunità di gregge, con la copertura dell’80% della popolazione vaccinabile, la tempistica per la vaccinazione dei più giovani subirà inevitabili rallentamenti.

Ammonizioni per il “via libera tutti” dell’estate arriva dal virologo Carlo Federico Perno, direttore dell’Unità di microbiologia dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma: “Se l’estate sarà un tana libera tutti come l’anno scorso, accoppiata al rallentamento della campagna vaccinale e a un’espansione della Delta, mi aspetto che in autunno avremo una recrudescenza di infezione”. Ecco perché a settembre le scuole riapriranno con le stesse regole anti-Covid con cui si sono chiuse.

 

 

 

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Fonte: http://fanpage.it./

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