G20 Catania, Bianchi: “Ripensare seriamente alle carriere dei docenti. Nel Sostegno 6mila insegnanti in più”.
Si è svolto nelle giornate di martedì 22 e mercoledì 23 Giugno il G20 a Catania: al Monastero dei Benedetti il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e 20 tra i ministri di vari Paesi del mondo hanno discusso di varie tematiche del campo dell’istruzione.
Dopo i momenti di tensione dovuti alla notizia della positività di sei componenti della delegazione indonesiana, tutto si è svolto nel migliore dei modi. E proprio il covid è stato uno temi di cui si è parlato.
Alle 17.30 Bianchi in conferenza stampa li elencati uno ad uno. Tra i dati più preoccupanti non solo la disparità scolastica tra nord e sud, evidenziata dalla dad e dalla dispersione scolastica che è conseguita, ma anche le basse natalità, che porteranno in futuro meno studenti nelle scuole.
“Quest’anno in Italia i nuovi nati sono stati circa 400mila – afferma Bianchi – il numero più basso dall’unità d’Italia. Nonostante ciò, siamo riusciti a mantenere lo stesso numero di docenti, migliorando il rapporto docenti-studenti. Ho rifiutato la diminuzione dei docenti, ma dobbiamo cambiare la qualità della scuola. Io sono per una scuola a tempo pieno”.
Poi i fondi per gli asili nido: “Nel PNRR – continua – ci sono 4miliardi e rotti per asili nido, le differenze cominciano lì. Questo richiede personale e il fatto che, numeri alla mano, siamo riusciti a mantenere tutto il personale, anzi avremo 6mila docenti in più di sostegno. E’ una cosa importante. Dopo 10 anni la conferenza delle Regioni ha dato un parere positivo sulla distribuzione del personale ed è un segno molto positivo”.
Sulla delicata questione legata agli stipendi dei docenti, il Ministro ha detto che bisognerà “ripensare seriamente alle carriere dei docenti. Gli insegnanti italiani sono pagati meno degli altri insegnanti OCSE così come i dirigenti scolastici. Bisogna ridare dignità e forza degli insegnanti, mestiere cruciale”, ha concluso.
A fare gli onori di casa il sindaco di Catania Salvo Pogliese, che ha accolto Bianchi all’ingresso del Monastero e lo ha accompagnato in un momento di pausa a visitare l’Istituto tecnico Nautico di Catania diretto da Brigida Morsellino, descritta da Pogliese come “una scuola d’eccellenza, simbolo dell’interazione tra la formazione e il lavoro che da sempre ha perseguito con ottimi risultati, in una realtà difficile come una grande città del sud qual è Catania, con inaccettabili tassi di disoccupazione giovanile”.
All’incontro hanno partecipato anche il prefetto Maria Librizzi e l’assessore regionale all’istruzione Roberto Lagalla e alcuni studenti in rappresentanza degli allievi dell’istituto scolastico.
Al termine della giornata Pogliese ha voluto parlare del Ministro Bianchi: “Da lui sono arrivati grandi apprezzamenti per l’organizzazione del G20 e la bellezza della nostra città su cui vuole tornare a breve. Nelle prossime ore faremo il bilancio di questa splendida due giorni che ha rilanciato la nostra città alla ribalta nazionale e internazionale, viatico per una nuova fase di crescita e sviluppo della nostra comunità, fortemente segnata dalla pandemia e dalla grave crisi economica e sociale, senza contare il dissesto finanziario del Comune che abbiamo ereditato”.
Se da una parte il primo cittadino etneo e altri componenti esprimono soddisfazione per l’evento, dall’altra qualcuno lo critica. In contemporanea ai lavori del g20 Catania infatti si muoveva da Piazza della Repubblica un corteo di protesta. L’iniziativa chiamata ”No G20″ alla quale hanno aderito circa 300 persone tra associazioni, movimenti, sindacati, partiti e semplici cittadini andava contro quelle che i promotori definiscono ‘le politiche estrattive ai danni delle generazioni future’. “Chiediamo maggiore protagonismo e coinvolgimento nelle scelte che riguardano i giovani – affermano in una nota – maggiore istruzione in termini di accesso al sapere, attenzione alle politiche di un lavoro che sia dignitoso, interventi a favore dei popoli più poveri della Terra che subiscono il saccheggio delle loro risorse, per poi subire gli effetti devastanti del global warming. Occorre una ‘vera’, conversione ecologica. Stanno fingendo una transizione che solo è green washing, un’operazione di facciata che manterrà lo status quo”.
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