Assegno unico per i figli, Assegno al Nucleo Familiare e Reddito di Cittadinanza: ecco cosa accadrà dal 1° luglio.
Nuovo Assegno Unico per i figli, il Decreto Legge N. 79 avente come oggetto ‘Misure urgenti in materia di assegno temporaneo per figli minori’ è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale N. 135. L’Assegno Unico per i figli scatterà in due momenti diversi: il primo step partirà nel prossimo mese di luglio, il secondo dovrebbe mettersi in moto a gennaio 2022. Con questa seconda fase dovrebbe cambiare tutto: importi, soggetti beneficiari e nuove domande.
L’assegno – ponte, quello che verrà erogato da luglio fino a dicembre 2021, interesserà i soggetti esclusi dagli Assegni Nucleo Familiare (ANF), pertanto lavoratori autonomi, disoccupati, soggetti inattivi, percettori di Reddito di Cittadinanza, ma anche lavoratori dipendenti.
Cosa accadrà dal prossimo mese di luglio in relazione agli Assegni famigliari e al Reddito di Cittadinanza?
Assegno unico per i figli, ANF e Reddito di Cittadinanza: cosa accadrà dal 1° luglio?
Il Decreto Legge, in relazione al rinnovo dell’Assegno per il Nucleo Familiare indica che si dovrà, probabilmente per l’ultima volta presentare domanda all’INPS. Nel comunicato stampa del Consiglio dei Ministri, infatti, si legge: ‘Il testo introduce, a decorrere dal 1° luglio 2021 e fino al 31 dicembre 2021, un assegno temporaneo (“assegno ponte”) destinato alle famiglie con figli minori che non abbiano diritto ai vigenti assegni per il nucleo familiare.
L’assegno “ponte” spetta ai soli nuclei che non possiedono i requisiti per accedere agli assegni al nucleo familiare già in vigore; questi ultimi, invece, continueranno ad essere corrisposti alle famiglie di lavoratori dipendenti e assimilati.’
Pertanto, l’assegno unico non sostituirà ancora gli ANF: coloro che usufruiscono già degli ANF dovranno rinnovare domanda solo in via temporanea, per il secondo semestre 2021, beneficiando di un aumento dell’importo (37,5 euro per ogni figli per i nuclei familiari fino a 2 figli, 55 euro per ciascun figlio per i nuclei familiari di almeno 3 figli).
Cambiano gli importi
L’assegno unico, in buona sostanza, non sostituirà ancora gli ANF ma, in ogni caso, provvederà ad ampliare la platea dei beneficiari: tra questi, anche molte famiglie che percepiscono il Reddito di Cittadinanza, con un aumento dell’importo secondo quanto indicato dalla Legge N. 46 del 1° aprile 2021:
‘L’assegno di cui al comma 1 è pienamente compatibile con la fruizione del reddito di cittadinanza, di cui all’articolo 1 del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26, ed è corrisposto congiuntamente ad esso con le modalità di erogazione del reddito di cittadinanza.’
Per coloro che beneficiano del Reddito di Cittadinanza, l’assegno unico dovrebbe essere corrisposto d’ufficio direttamente dall’INPS: dal 1° luglio, riceveranno, sulla propria carta, il pagamento del sussidio, con l’aumento riguardante l’assegno unico: le somme relative a quest’ultimo, però, non saranno soggette ai vincoli di spesa o di prelievo come quelli relativi al RdC.
Per quanto riguarda gli aumenti, questi dipenderanno soprattutto dal valore dell’ISEE e dal numero dei figli presenti nel nucleo familiare.