da La Tecnica della Scuola Di Alessandro Giuliani Senza modifiche al decreto Sostegni Bis, anche con le assunzioni dalla prima fascia delle Gps, a settembre ci ritroveremo non meno di 26 mila posti vacanti su posto comune e quasi 10 mila cattedre di sostegno: a scriverlo è la Cisl Scuola, che ha realizzato delle proiezioni sulla base dei dati ufficiali forniti dal ministero dell’Istruzione sui posti liberi, sui prossimi “32.900 possibili pensionamenti e i 1.000 posti di ampliamento organico potenziato”.
Ne consegue che, mettendo nel computo diverse decine di migliaia di cattedre in organico di fatto su disciplina, più le oltre 80 mila in deroga su sostegno, anche nell’anno scolastico 2021/22 si andrà a realizzare un numero non molto distante dalle 213 nomine annuali stipulate in quello che sta volgendo al termine.
Il flop del 2020
Il sindacato guidato da Maddalena Gissi è partito dal progetto di assunzioni fallimentare della scorsa estate, quando su furono stipulati appena 17.637 nomine in ruolo su 63.335 autorizzate dal Mef più la misera cifra di 1.657 su 21.453 su sostegno.
Alla luce di questo, la Cisl Scuola sostiene che per quanto riguarda i posti comuni sono ben 46.600 quelli “residuati dalle assunzioni dello scorso anno a cui si devono aggiungere circa 32.900 possibili pensionamenti e i 1.000 posti di ampliamento organico potenziato della scuola dell’infanzia per un totale di 80.400 posti vacanti”.
Posti comuni: il nodo è nella secondaria
“Su posto comune, non ci saranno problemi per la scuola dell’infanzia (dove esistono ancora corpose GaE e GPS di I fascia); per la scuola Primaria, nella maggioranza dei casi si dovrà ricorrere alle GPS I fascia (ove troveremo aspiranti con laurea in SFP e aspiranti con Diploma Magistrale escluse dal ruolo)”.
La gran parte delle vacanze in organico, oltre 60.000, risultano quindi cattedre della scuola secondaria: di questi, “possiamo contare su 746 docenti in GaE, 3.500 nei concorsi residui (2016 e 2018), fino a 32.000 da concorso straordinario (triennale), quindi con la possibilità di coprire in totale circa 36.200 posti”.
“Va tuttavia considerato – continua il sindacato – che i docenti in questione sono presenti in più graduatorie contemporaneamente, il che fa diminuire il numero dei posti che sarà possibile effettivamente coprire. Infine, l’andamento delle correzioni del concorso straordinario lascia prevedere che molte graduatorie finali conterranno un numero di aspiranti inferiore rispetto alle assunzioni da effettuare”.
Sempre per le discipline curricolari, “una volta utilizzate le graduatorie concorsuali e le GAE residue, resteranno, presumibilmente, oltre 30.000 posti da coprire con le GPS. Alla luce di quanto prevede oggi il decreto, ovvero che per le assunzioni da GPS ci si debba limitare agli aspiranti in I fascia e con più di 36 mesi di servizio, si potranno assumere solo 4.197 docenti”. Considerando qualche migliaio di immissioni in ruolo su sostegno, ad essere ottimisti, si arriverà a raggiungere una quantità di assunzioni a tempo indeterminato da Gps molto distante dalle 18 mila indicate nella Relazione Tecnica allo stesso decreto Sostegni Bis.
Su sostegno non va meglio
Per quel che riguarda il sostegno, invece, si partirà da “poco meno di 20.000 (rimasti dalle assunzioni dello scorso anno) a cui si devono aggiungere i 5.000 posti consolidati in organico di diritto dalla legge di bilancio per il 2021 e 1.880 per possibili pensionamenti”.
“Inoltre – continua la Cisl -, è da notare come 20.645 titolari su sostegno hanno presentato domanda di trasferimento e di questi 12.337 hanno chiesto trasferimento su posto comune. Tenuto conto che storicamente i trasferimenti da posto sostegno a comune si aggirano sui 4.500/5.000 unità annue, si può stimare che vi siano al momento circa 31.000 posti vacanti utilizzabili per assunzioni in ruolo”.
Pertanto,“su sostegno, con circa 22.000 docenti specializzati fra tutti gli ordini di scuola in GPS (fonte Cisl Scuola), comprendendo anche coloro che non hanno raggiunto le tre annualità di servizio, a fine estate 2021 non si riusciranno “a coprire tutti i posti disponibili. Mantenendo il vincolo dei 36 mesi si riducono ulteriormente le possibilità di assunzione”.