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Lavorare nelle paritarie: come si viene assunti?

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Lavorare nelle paritarie: come si viene assunti?

Molti dei nostri lettori ci chiedono se sia conveniente o meno lavorare nelle paritarie.
Insegnare nelle scuole paritarie può essere sicuramente un punto di partenza e una “palestra” per chi si appresta per la prima volta al mondo dell’insegnamento. Può però essere anche una scelta dopo anni di lavoro alle scuole statali.

Ma è conveniente lavorare nelle partitarie?

Rispondiamo dicendo che lo è se non si viene chiamate in una scuola statale. Soprattutto per chi non ha una cattedra fissa ogni anno la paritaria rappresenta l’alternativa per non “stare fermi”.
Se la si vede dal punto di vista economico non è conveniente, perché la maggior parte delle scuole paritarie paga poco o nulla gli insegnanti (tranne alcune eccezioni).
Dal punto di vista del punteggio è invece conveniente, perché il servizio svolto in una scuola paritaria dà lo stesso punteggio di un servizio svolto in una statale.

A livello contrattuale tre sono i contratti di lavoro tuttora vigenti stipulati nell’ambito delle scuole paritarie: AGIDAE, ANINSEI e FISM. Occorre fare riferimento allo specifico CCNL per conoscere le precise tabelle retributive.

C’è da considerare anche il discorso del luogo in cui si presta servizio. Generalmente le cattedre disponibili sono maggiori al nord rispetto che al sud. Quindi per chi vuole prendere servizio in una statale, ma magari vive nel Meridione, deve considerare i costi legati allo spostamento e all’affitto da pagare. Cifra che spesso pareggia o supera lo stipendio che viene preso.

Ecco che quindi molti decidono di lavorare magari alla paritaria che si trova “sotto casa” piuttosto che spostarsi in una città più lontana, sperando che il punteggio che andranno via via ad ottenere li possa portare un giorno a lavorare il più vicino possibile.

Altra domanda che molti ci fanno è quali sono i requisiti e come si viene assunti nelle paritarie.

A questo rispondiamo che la prassi è la stessa delle scuole statali: occorre inviare la Mad alla segreteria scolastica dell’istituto o consegnarla di persona.
Anche riguardo il contenuto, la Messa a disposizione da inviare alle scuole paritarie non si differenzia. Deve indicare oltre ai dati anagrafici e la classe di concorso per la quale si aspira, anche i servizi maturati negli anni. Fondamentale è in ogni caso il possesso del titolo di studio che abilita all’insegnamento.

 

 

 

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Fonte: https://www.scuolainforma.it/

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