da scuolainforma – Concorsi ordinari docenti, sono previste diverse novità nella bozza del decreto Sostegni Bis: ecco come cambieranno le procedure concorsuali.
Concorsi ordinari docenti, come noto, la bozza del decreto Sostegni Bis prevede delle novità importanti per quanto riguarda le procedure concorsuali selettive. Vediamo cosa cambierà per i futuri candidati, tenendo comunque in considerazione che si tratta ancora di una bozza (seppur approvata dal CdM) e, pertanto, ancora passibile di variazioni durante l’iter parlamentare: infatti, sono stati già annunciati diversi emendamenti per la modifica del testo.
Concorsi docenti, ecco cosa cambierà
I concorsi, come già preannunciato dal ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, saranno a cadenza annuale. Prevista una prova scritta con risposta multipla e una prova orale. Le prove saranno semplificate, prevista una valutazione dei titoli con successiva formazione della graduatoria.
I candidati saranno chiamati a superare il punteggio minimo di 70 punti: ogni risposta esatta permetterà di conseguire 2 punti, le risposte non date oppure errate varranno zero punti.
I quesiti verteranno sulla disciplina della classe di concorso o tipologia per la quale partecipa il candidato, oltre che sull’informatica e sulla lingua inglese. Il punteggio massimo conseguibile sarà pari a 100.
Per quanto riguarda i 24 CFU e le Avvertenze generali, queste potrebbero ancora far parte della preparazione del concorso ordinario.
Niente prova preselettiva, fa discutere il comma 13 dell’articolo 59 del decreto Sostegni Bis
Una delle novità più rilevanti è rappresentata dalla mancanza della prova preselettiva. Inoltre, sta sollevando polemiche quanto indicato dal comma 13 dell’articolo 59 del decreto Sostegni Bis: ‘I candidati che partecipano ad una procedura concorsuale e non superano le relative prove non possono presentare domanda di partecipazione alla procedura concorsuale successiva per la medesima classe di concorso o tipologia di posto per la quale non hanno superato le prove.’
In buona sostanza, il candidato che non riuscirà a superare il concorso non potrà presentare nuovamente domanda alla procedura concorsuale successiva per la medesima classe di concorso o tipologia di posto per la quale non ha superato la prova.