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Gps e assunzioni in ruolo, criticità e dubbi

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università telematicada scuolainforma – L’utilizzo delle Gps per assumere a tempo indeterminato, così come descritto dal Decreto Sostegni Bis, non piace e desta perplessità.

Il ‘Patto per la Scuola’ inserito nel Decreto Sostegni Bis non è stato ben accolto dal mondo dei precari. Una novità è infatti rappresentata dalle assunzioni in ruolo dalle Gps I fascia per i posti che residueranno dalle Gae e dalle graduatorie di merito concorsuali. Molte sono le criticità emerse e gli interrogativi non ancora chiariti.

Il requisito dei 3 anni di servizio

Tra gli aspetti più dibattuti spicca quello attinente i 3 anni di servizio.

Il decreto parla infatti di 3 annualità di servizio, anche non consecutive, negli ultimi 10 anni scolastici, “oltre quello in corso”. L’impostazione della frase ha dato adito a più interpretazioni e dubbi, ipotizzando che siano necessari 3 anni + 1 (quello dell’a.s 2020/2021)

In realtà, il Ministero dell’Istruzione ha più volte precisato che dovranno essere maturati almeno 3 anni di servizio, non 4, quindi l’interpretazione più papabile parrebbe essere che, a partire dall’a.s 2010/11, basteranno almeno 3 annualità, incluso l’a.s 2020/21.

I dettagli non sono ancora chiari in ogni caso, dato che le Gps non verranno aggiornate fino al 2022 e non ci si spiega ancora come possa essere conteggiato l’attuale anno scolastico.

Classe di concorso e servizio su scuole paritarie

Un altro elemento non chiaro è quello che attiene la classe di concorso.

Il dubbio sorto riguarda infatti la maturazione dei 3 anni di servizio, se su stessa classe di concorso o anche su classi di concorso diverse. E in merito non sono ancora arrivate risposte.24 cfu

Inoltre un altro enigma concerne il servizio maturato su scuole paritarie. Il decreto parla infatti di 3 anni di servizio svolti su scuole statali. Sono dunque ancora esclusi gli insegnanti che hanno lavorato prevalentemente nelle scuole paritarie?

Ricordiamo che già al concorso straordinario del 2018 era stata loro preclusa la possibilità di partecipare, non potendo dunque concorrere alle assunzioni in ruolo.

Gps II fascia esclusa

Come già riportato, la rabbia dei precari arriva, in particolare, dagli insegnanti non abilitati inseriti nella seconda fascia delle Gps.

Gli stessi sottolineano infatti come anche loro abbiano magari maturato le tre annualità previste, ma non sono in possesso di alcuna abilitazione essendo ben sette anni che non vengono avviati percorsi abilitanti.

La beffa delle assunzioni in ruolo da Gps

La delusione dei precari, di fronte a questo piano straordinario di reclutamento, è amplificata anche dalla transitorietà di questo piano assunzionale, adottato solo per l’a.s 2021/22.

Oltre al fatto che, ricorrere allo scorrimento delle Gps per i posti residuali dopo Gae e Gm, lascia già intendere come, intanto potrà interessare soprattutto il Nord, dal momento che al Sud le Gae e le graduatorie concorsuali sono stracolme; ed in ogni caso chi ne potrà, al massimo, giovare, saranno gli aspiranti di sostegno, mentre per posto comune, soprattutto infanzia e primaria, probabilmente non ci saranno posti residuali per le Gps.

Una soluzione dunque densa di criticità, che si sarebbero potute evitare ricorrendo invece ad un doppio canale di reclutamento, creando una graduatoria ad hoc (come se ne stava parlando in un primo momento) che valesse anche per le assunzioni in ruolo dei prossimi anni scolastici.

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