Cosa studiare per il concorso ordinario?
Molti dei nostri lettori ci chiedono cosa studiare in vista del concorso ordinario, che come sappiamo dovrebbe concludersi entro il mese di agosto 2021 al fine di poter coprire le cattedre disponibili già con il 1° settembre 2021.
La graduatoria, secondo quanto si legge nella bozza del Decreto Sostegni bis, infatti, dovrebbe essere stilata entro il 31 agosto e si baserà sulla somma delle valutazioni della prova scritta e di quella orale.
Una scelta legata alla volontà del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi di rafforzare l’ambito tecnologico, come stabilito anche nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Per quanto riguarda cosa studiare ecco una sintesi dei principali nodi concettuali generali, validi per ogni classe di concorso:
- dominio dei contenuti delle discipline di insegnamento e dei loro fondamenti epistemologici, al fine di realizzare un’efficace mediazione metodologico-didattica, una solida progettazione curricolare e interdisciplinare e l’opportuna adozione di strumenti di osservazione, verifica e valutazione degli alunni;
- conoscenza dei fondamenti della psicologia dello sviluppo, della psicologia dell’apprendimento scolastico e della psicologia dell’educazione;
- conoscenze pedagogico-didattiche e competenze sociali finalizzate all’attivazione di una positiva relazione educativa;
- conoscenza dei modi e degli strumenti idonei all’attuazione di una didattica individualizzata e personalizzata, coerente con i bisogni formativi dei singoli alunni, con particolare attenzione all’obiettivo dell’inclusione scolastica;
- competenze digitali inerenti l’uso didattico delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali più efficaci per potenziare la qualità dell’apprendimento;
- conoscenza dei principi dell’autovalutazione di istituto, con particolare riguardo all’area del miglioramento del sistema scolastico;
- conoscenza della legislazione e della normativa scolastica, con particolare riguardo:
– alla Costituzione;
– alla Legge 13 luglio 2015, n. 107;
– all’autonomia scolastica;
– agli ordinamenti didattici del primo e del secondo ciclo di istruzione;
– alle indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione;
– alla valutazione degli alunni e alla certificazione delle competenze;
– alla governance delle istituzioni scolastiche;
– allo stato giuridico del docente (contratto di lavoro, disciplina del periodo di formazione e di prova);
– all’inclusione degli alunni con bisogni educativi speciali (disabili, con disturbi specifici di apprendimento e con BES non certificati);
– ai disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico;
– alle linee di orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e al cyberbullismo.
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Fonte: La tecnica della scuola