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Pacifico (Anief): “Convocare urgente tavolo tecnico per stabilizzare i precari per Settembre. Non era necessario finire anno in presenza”

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Pacifico (Anief): “Convocare urgente tavolo tecnico per stabilizzare i precari per Settembre. Non era necessario finire anno in presenza”.

Serve l’apertura urgente di un tavolo previsto dal Patto per la scuola per risolvere il problema del precariato. Bisogna assumere in ruolo gli insegnanti dalle graduatorie provinciali per le supplenze per titoli e servizi, dopo aver esaurito le graduatorie dei concorsi e le GaE e serve inoltre una specifica indennità di incarico per i precari con 24 mesi di servizio, la parità di trattamento retributiva e giuridica nel prossimo CCNL, l’adeguamento dell’organico di fatto a quello di diritto”.

Sono queste le richieste che Marcello Pacifico, Presidente del sindacato Anief, chiede al ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi, in vista del nuovo anno scolastico.
Proprio il ministro si è impegnato con le confederazioni a semplificare l’attuale concorso ordinario ma anche a pensare una fase transitoria per risolvere il problema della supplentite e avere tutti in cattedra già questo 1° settembre. L’accordo di massima è stato raggiunto venerdì scorso con i sindacati. Adesso serve però il via libera di Palazzo Chigi. L’obiettivo è quello di varare un provvedimento che eviti il record delle 250mila supplenze annuali a settembre, anche procedendo a un reclutamento straordinario.

“La supplentite il prossimo anno toccherà numeri record: bisogna riattivare il doppio canale di reclutamento – continua Pacifico – Sino a quando lo stato italiano perpetrerà i contratti a tempo determinato le cose non cambieranno e di conseguenza lo Stato sarà tenuto a risarcire i precari che non si vedono riconosciute garanzie. Il Comitato europeo dei diritti sociali ha accolto il nostro reclamo collettivo; dal 2011 al 2021 ci hanno dato ragione Cassazione, Corte Costituzionale, Europa ma ancora lo stato italiano non cambia rotta”.

Per quanto riguarda il rientro in presenza Pacifico (Anief) si trova in disaccordo: “Non c’era bisogno di aprile le scuole per procedere con la didattica in presenza l’ultimo mese. Il vero problema è il prossimo anno. La scuola non è sicura finché persistono gli stessi problemi, come le classi pollaio.

 

 

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Fonte: https://www.orizzontescuola.it/

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