Concorsi pubblici scuola, Brunetta: “Procedura online e in 100 giorni”.
«Non si apriranno più gli stadi e i palazzetti dello sport per ospitare i candidati. Le selezioni saranno veloci e sulla base di esigenze effettive». Così commenta in vista dei prossimi concorsi pubblici scuola al Caffe’ della domenica su “Radio24” il Ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta: «I concorsi sono stati sempre troppo lunghi in Italia, con una durata media di 4-5 anni, ma ora faremo concorsi semplificati in 100 giorni al massimo, per consentire di fare 2-3 concorsi l’anno in ragione delle loro esigenze e con posizioni certe».
Una rivoluzione dunque rispetto a quanto fatto finora. E per far si che tutto ciò avvenga saranno eliminati i tradizionali carta e penna. “Tutto sarà in formato digitale” ha aggiunto il Ministro, che ha poi anche tagliato alla possibilità che vengano inseriti i test logico-matematici.
Per lui infatti al centro delle selezioni dev’essere messa la formazione, non la velocità e la fortuna: “I giovani sono vittime di una cultura deteriore, di una cultura assistenzialistica che non mette al centro il merito – aggiunge Brunetta – Nel tempo è stata creata questa figura del cosiddetto concorsista, un giovane che, anziché investire su formazione e valore dello studio ha passato mesi, se non anni, a imparare a memoria quiz logico-matematici. Basta, ridiamo valore allo studio. Il Dl per i nuovo concorsi senza test è già in vigore”.
Il Ministro ha già avuto modo di chiarire, nei giorni scorsi, che per i concorsi già banditi per i quali non sia stata svolta alcuna prova, le amministrazioni possono, non devono, prevedere una fase di valutazione dei titoli di studio legalmente riconosciuti ai fini dell’ammissione alle prove successive e possono prevedere una sola prova scritta e una eventuale prova orale.
Per i concorsi che saranno banditi durante lo stato di emergenza, invece, è obbligatoria la fase di valutazione dei titoli di studio legalmente riconosciuti ai fini dell’ammissione alle fasi successive, così come la prova scritta. La prova orale, invece, resta eventuale.
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