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Reclutamento dei docenti, sicurezza e sostenibilità ed estensione del tempo pieno: tutte le misure per la scuola contenute nel PNRR

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Reclutamento dei docenti, investimenti su sicurezza e sostenibilità ed estensione del tempo pieno: sono questi i principali punti per la scuola contenuti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), ovvero il programma di riforme ed investimenti che l’Italia deve presentare alla Commissione europea per rispondere alla crisi pandemica.

Il Piano, come si legge, ha previsto un insieme integrato di investimenti e riforme che si prefigge l’obiettivo di migliorare l’equità, l’efficienza e la competitività del Paese, oltre a favorire l’attrazione degli investimenti e in generale accrescere la fiducia di cittadini e imprese.
Ma in esso si prevedono misure importanti anche per la scuola e l’istruzione.

Vediamo nel dettaglio questi punti:

– Reclutamento docenti e offerta formativa: per un rafforzamento dell’offerta formativa, si prevede un miglioramento delle competenze del corpo docente in servizio, a partire dal suo reclutamento. La riforma del sistema di reclutamento dei docenti ridisegna le procedure concorsuali per l’immissione nei ruoli del personale docente rafforzando, secondo modalità innovative, l’anno di formazione e prova. Il nuovo modello di reclutamento dei docenti sarà collegato ad un ripensamento della loro formazione iniziale e durante tutta la carriera.

Sviluppo delle competenze digitali del personale scolastico: finalità principale è la creazione di un ecosistema delle competenze digitali per favorire un approccio accessibile, inclusivo e intelligente all’educazione digitale. La misura prevede la creazione di un sistema multidimensionale per la formazione continua dei docenti e del personale scolastico per la transizione digitale, articolato in un polo di coordinamento sull’educazione digitale promosso dal Ministero dell’istruzione. L’attuazione di questa linea di intervento è assicurata dal Ministero dell’Istruzione e coinvolgerà circa 650.000 persone tra docenti e personale scolastico e oltre 8.000 istituzioni educative.

– Scuole sicure e sostenibili, con classi meno affollate: Si dovrebbero mettere in sicurezza 2 milioni e 400mila metri quadri di edifici scolastici, favorendo anche una progressiva riduzione dei consumi energetici, contribuendo così alla transizione ecologica delle scuole.
Gli obiettivi principali, ai quali vengono destinati 3,9 miliardi di euro, sono l’aumento della sicurezza strutturale degli edifici ed il miglioramento delle classi energetiche con conseguente riduzione dei consumi e di emissione di CO2.
Inoltre si lavorerà ad una riforma per la riduzione del numero degli alunni per classe, per cercare di eliminare le cosiddette “classi pollaio”.

Estensione del tempo pieno: La misura mira a finanziare l’estensione del tempo pieno scolastico anche attraverso la costruzione o la ristrutturazione delle mense scolastiche per un totale di circa 1.000 edifici entro il 2026, per un investimento di 960 milioni di euro.
In questo modo si potrà ampliare l’offerta formativa delle scuole e rendere le stesse sempre più aperte al territorio anche oltre l’orario scolastico e accogliere le necessità di conciliazione fra vita personale e lavorativa delle famiglie.

– Più palestre a scuola: il piano da 300 milioni di euro mira a costruire o adeguare strutturalmente circa 400 edifici in 5 anni, da destinare a palestre o strutture sportive, anche per contrastare fenomeni di dispersione scolastica nelle aree maggiormente disagiate.
Il 17,1% delle sole scuole del primo ciclo non dispone di palestre o strutture sportive. Percentuale che sale al 23,4% nelle regioni del Sud.

Il testo del PNRR approderà la prossima settimana in Parlamento. Nel frattempo tramite la propria pagina facebook ha espresso soddisfazione per alcune misure anche la sottosegretaria all’Istruzione Barbara Floridia, che ha affermato che “La scuola è al centro del PNRR, perché da essa dipende il futuro delle nuove generazioni, dunque del nostro Paese”.

 

 

 

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