Stipendio Aprile 2021: ecco a quanto ammonta e quando viene accreditato. Per alcuni anche un bonus.
Molti docenti si chiedono quando arriverà lo stipendio Aprile 2021. In questo mese per alcuni dovrebbe essere presente anche un bonus per la presenza del mese di Marzo 2020, quando allo scoppio della pandemia si ci è recati in classe anziché fare Dad a casa.
Per chiarire meglio quando arriverà lo stipendio e a quanto ammonta dobbiamo partire dal contratto, perché in base a quello cambiano le cose.
Per i docenti e Ata con contratto a tempo indeterminato o determinato fino al 30 giugno o 31 agosto il pagamento scatterà oggi, venerdì 23.
Per i supplenti con contratto temporaneo, ovvero al massimo fino al termine delle lezioni, l’accredito è invece previsto per martedì 27.
Il cedolino è già visibile su NoiPA.
E’ previsto come dicevamo prima un bonus (decreto cura Italia del 17 Marzo 2020), ma soltanto per i docenti “titolari di redditi di lavoro dipendente di cui all’articolo 49, comma 1, del testo unico delle imposte sui redditi approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, che possiedono un reddito complessivo da lavoro dipendente dell’anno precedente di importo non superiore a 40.000 euro“.
Ad essi spetta un premio, per il mese di marzo 2020, che non concorre alla formazione del reddito, pari a 100 euro da rapportare al numero di giorni di lavoro svolti nella propria sede di lavoro nel predetto mese. Dunque il bonus viene corrisposto in relazione ai giorni effettivamente svolti in presenza a marzo 2020 e 100 euro è la cifra massima che insegnanti e ATA potrebbero percepire.
Facendo i calcoli considerando che il mese di marzo con 22 giorni lavorativi, e che il bonus per chi ha lavorato tutto il mese è di 100 euro, spetteranno 4,50 euro per ogni giorno effettivamente lavorato all’interno della scuola.
Da marzo e fino al mese di novembre le buste paga saranno più leggere per la presenza delle trattenute. Le addizionali regionali e comunali sono quote aggiuntive di imposta, calcolate sullo stesso imponibile dell’Irpef base e applicate in base al comune e alla regione di residenza.
Ma come vengono calcolate le addizionali Irpef?
Per i redditi di lavoro dipendente e assimilati è prevista una particolare disciplina per la determinazione e il versamento delle addizionali Irpef, dovute:
a titolo di acconto per la sola addizionale comunale
a titolo di saldo per l’addizionale regionale e comunale
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