Concorsi scuola: i bandi andrebbero revisionati. I tempi si abbrevieranno?
Ieri, 19 aprile, i sindacati del mondo della scuola hanno presentato al Capo di Gabinetto Luigi Fiorentino e al Capo dipartimento Stefano Versari del Miur le loro proposte in merito ai prossimi concorsi scuola. Secondo indiscrezioni (non confermate) i bandi già pubblicati dovrebbero essere modificati.
Le modifiche riguarderebbero in particolare la prova preselettiva dei concorsi scuola ordinari che non si svolgerebbero con quesiti a risposta multipla bensì con la valutazione dei titoli di accesso.
Una proposta che seguirebbe quella fatta dal Ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, che pur avallando questa ipotesi, negli scorsi giorni aveva ha precisato che la scelta spetta al Ministero dell’Istruzione.
In questo caso occorrerebbe mettere mano all’art. 7 del bando che attualmente prevede:
“Qualora, sulla base delle domande di partecipazione pervenute tramite Polis, il numero dei candidati, a livello regionale e per ciascuna distinta procedura, risulti superiore a 250 unità e a quattro volte il numero dei posti messi a concorso, l’Amministrazione si avvarrà della facoltà di procedere all’espletamento, ai fini dell’ammissione alla prova scritta, di una prova di preselezione computer-based”.
Per arrivare a legittimare la valutazione dei titoli di accesso occorrerebbe, dunque, modificare regolamento e bando, acquisendo preventivamente il parere del CSPI e sperando che non sia necessario un passaggio dal Consiglio di Stato.
Nel caso in cui la modifica non avvenga per l’espletamento dei concorsi sarebbe già tutto pronto: sono state create le commissioni e collaudate le aule informatiche. Andrebbe solo inserita online la batteria di domande (per legge almeno 20 giorni prima del concorso). Quindi in teoria, le prove potrebbero partire anche a metà Maggio.
Le proposte adesso passeranno all’attenzione del Ministro Bianchi. Staremo a vedere cosa succederà nelle prossime ore. Sta di fatto che comunque che quella della modifica del bando, se da un lato toglierebbe di mezzo la preselettiva, dall’altra potrebbe allungare i tempi.
Senza considerare che la modifica del bando dei concorsi scuola ordinari potrebbe riaprire i termini di partecipazione di altri candidati, per pubblicarne uno nuovo ci vorrebbero almeno due mesi. Quindi, arriveremo a fine giugno, lo stesso periodo di quando in caso svolgerebbero le prove scritte.
Dunque chi pensa che l’eliminazione della preselettiva possa portare ad un accorciamento dei tempi si sbaglia. La decisione è puramente politica.
Sono otto i grandi concorsi che riguardano la scuola per complessivi 93mila posti circa, tra i quali uno in corso, due per i quali sono già stati pubblicati i bandi, mentre gli altri cinque in attesa di prossima pubblicazione.
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