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Mobilità docenti 2020/2021: 90 mila le domande presentate quest’anno. Risultati il 7 Giugno.

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Torniamo a parlare di mobilità docenti 2020/2021. Sul sito del Miur sono stati riportati i numeri delle domande inoltrate per il prossimo anno scolastico: complessivamente esse ammontano a 90.876 e di queste, 207 sono state effettuate con delega, cioè avvalendosi di un delegato per la presentazione.

Il maggior numero di istanze ha riguardato la scuola secondaria di secondo grado (37.529). Seguono la primaria (26.847), la secondaria di primo grado (15.536) e la scuola dell’infanzia (10.964).

Per presentare la domanda c’era tempo dal 29 marzo al 13 aprile, quindi in pratica fino a martedì. Adesso gli insegnanti attendono i risultati, che saranno pubblicati il 7 giugno.

Le domande hanno riguardato sia spostamenti territoriali (81,2%) sia passaggi di ruolo e di cattedra. Ovviamente la probabilità di ottenere il trasferimento provinciale è maggiore rispetto a quella che interessa il passaggio di ruolo. I trasferimenti provinciali infatti vengono disposti sulla totalità dei posti disponibili (100%), mentre la mobilità professionale si dispone su precise aliquote, come stabilisce il CCNI.

Precisiamo che un docente che presenta contemporaneamente sia domanda di trasferimento che di passaggio di ruolo, non può scegliere a quale dei due movimenti intende dare la precedenza. Questo lo può fare con il passaggio di cattedra, ma non con il passaggio di ruolo.

Nel frattempo a proposito di mobilità docenti 2020/2021 il vice presidente della Commissione Cultura al Senato, Mario Pittoni, ha pubblicato un post riguardante l’emendamento (prioritario) a decreto Sostegni, che indica quanto segue: ‘In considerazione del protrarsi della situazione di emergenza epidemiologica, a decorrere dalla data di pubblicazione della presente legge non si applica alle procedure di assegnazione provvisoria, di utilizzazione e di conferimento delle supplenze del personale docente, educativo ed ATA della scuola l’articolo 399, comma 3, del decreto legislativo 16 aprile 1994 n. 297′.

In pratica l’emendamento comporterebbe una modifica alla procedura delle assegnazioni provvisorie: si permetterebbe, così, di avere un’assegnazione provvisoria per il prossimo anno con l’obiettivo di arrivare alla rimozione del vincolo.

“Attendiamo parere su ammissibilità. Se verrà dichiarato inammissibile per estraneità di materia, lo riproporremo in un decreto successivo – ha precisato il senatore della Lega – Presto arriverà in Parlamento anche la norma per cancellare definitivamente il vincolo quinquennale, su cui dovremmo avere ormai trovato sufficiente condivisione nelle altre forze politiche”.

 

 

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