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Obbligo vaccino covid a scuola? Ecco le disposizioni contenute nel nuovo Decreto Covid

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ricorso ata valutazione servizio presso enti professionalida universoscuola – Molte sono state le discussioni e i dibattiti sul tema vaccini, soprattutto quando l’argomento si intersecava con l’ambito scolastico. Negli ultimi mesi si sono spese parole sia pro che contro la campagna vaccinale, specie se si trattava di rendere la somministrazione delle dosi obbligatoria anche per docenti e personale ATA. Una risposta arriva dalla bozza del Decreto Covid approvata dal Consiglio dei Ministri che contiene le misure da mettere in atto nel periodo che va dal 7 al 30 aprile. All’interno del testo, che prevede che in Italia in quel periodo non possano esserci zone gialle ma solo arancioni o rosse, sono previste delle disposizioni volte a regolare l’obbligo vaccinale. Scopriamone di più.

I VACCINI ANTICOVID SONO OBBLIGATORI, MA PER CHI?

Il vaccino covid è obbligatorio per tutto il personale sanitario, ovvero medici, infermieri e tutti gli altri professionisti e operatori che esercitano professioni sanitaria presso strutture pubbliche o private. Lo scopo di tale obbligo è proteggere la salute pubblica partendo dall’immunizzazione di quelle categorie che più degli altri si spendono in prima linea per la lotta al covid. Per il personale sanitario la vaccinazione sarà gratuita, ma diventerà anche requisito per poter lavorare, infatti sono previste anche sanzioni per coloro che non si vaccinano tra cui la sospensione dell’esercizio della professione sanitaria fino all’assolvimento dell’obbligo o comunque fino al 31 dicembre 2021.

L’OBBLIGO DEI VACCINI RIGUARDA ANCHE DOCENTI E PERSONALE ATA?

La risposta in questo caso è no.Non è previsto nessun obbligo per quanto riguarda il vaccino covid all’interno della scuola per docenti e personale tecnico-amministrativo. Il Decreto non si pronuncia in materia, lasciando al personale scolastico la facoltà di decidere di sottoporsi o meno alla vaccinazione contro il virus Sars-CoV-2, di conseguenza in caso di decisione negativa non si rischiano sanzioni né demansionamenti. Ci sono stati casi di scuole in cui i Dirigenti Scolastici hanno utilizzato lo spauracchio della sospensione come “calda motivazione” per indurre il personale scolastico alla vaccinazione, tuttavia, ai sensi della legge in vigore, il demansionamento o la sospensione per cause del genere non sono concesse né contemplate.

VACCINI A SCUOLA: COME PROCEDE LA CAMPAGNA?

Intanto, tralasciando le discussioni sull’obbligo e la minaccia di sanzioni, la campagna vaccinale del personale scolastico è in corso e, secondo i dati del ministero della salute risalenti a qualche giorno fa, le vaccinazioni a scuola sfiorano la quota un milione. Inoltre, dal 16 aprile in poi l’Italia potrà contare anche sui vaccini forniti da Johnson&Johnson e, si spera, che in questo modo si accorceranno i tempi necessari a raggiungere l’immunità di gregge. Attualmente, infatti, al ritmo medio di 218.671 dosi somministrate settimanalmente, per raggiungere l’immunità di gregge, ovvero la vaccinazione del 70% della popolazione con entrambe le dosi, ci vorranno più di 11 mesi.

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