TFA sostegno VI ciclo, sarà l’ultimo?
Sono tantissimi i docenti che attendono la pubblicazione del bando del Tfa sostegno VI ciclo, dopo che il Ministero dell’Istruzione lo scorso mese di gennaio ha inviato una nota ai rettori delle Università statali e non statali per l’avvio della procedura organizzativa.
Arrivati però alla settimana di Pasqua ancora nulla è stato pubblicato. Riguardo le tempistiche c’è però una novità: il Ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta ha dichiarato negli scorsi giorni che entro Aprile dovrebbe arrivare un decreto semplificazioni in cui si affronterà, tra le altre cose, il tema dei concorsi (vedi articolo).
Dunque dopo Pasqua potrebbero esserci delle novità importanti anche per il Tfa sostegno VI ciclo.
Ricordiamo che, a causa dei ritardi delle prove di selezione dettate dai Dpcm e l’evolversi della pandemia, deve ancora concludersi il V ciclo del Tfa (scadenza il 16 Luglio) e che per l’attivazione della procedura del nuovo ciclo occorrono diversi mesi; per accedere al corso di specializzazione i candidati devono infatti superare tre prove (preselettiva, scritta e orale).
Dato l’iter lungo è possibile quindi che il decreto di attivazione e i bandi successivi possano essere pubblicati prima della conclusione del V ciclo.
Oltre al chiedersi “quando” un’altra domanda si chiedono in molti riguardo il prossimo Tfa: sarà l’ultimo ciclo?
Per rispondere andiamo a vedere la Nota n. 13870 del 24 gennaio 2019: essa aveva autorizzato per il triennio 2018-2021 tre cicli di specializzazione per 40mila posti complessivi.
Dunque dato che questo sarà l’ultimo dei tre anni, molti pensano che il Tfa sostegno VI ciclo sarà l’ultimo. Al momento quel che è certo è che si tratta dell’ultimo ciclo autorizzato dalla suddetta nota e alla sua conclusione, bisognerà vedere se si procederà con la riforma indicata dai decreti legislativi N. 59 e 66 del 2017 oppure se si continuerà con la formula attuale.
Il IV ciclo ha bandito 14.224 posti, il V ciclo 19.585, per cui il VI ciclo dovrebbe prevedere 6.191 posti. Praticamente un terzo di quelli di quest’anno. Sembra quindi che andando avanti con gli anni i posti banditi potrebbero essere sempre di meno, ma nonostante ciò i sindacati hanno chiesto un aumento del numero di posti, considerati i numeri alti relativi alle cattedre in deroga attivate ogni anno e la mancanza di docenti specializzati in sostegno nelle scuole.
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