Sfumano le speranze degli alunni lombardi di tornare a scuola la prossima settimana: la Lombardia resta in zona rossa fino a Pasqua. A dirlo è oggi il direttore generale del Welfare della regione, Giovanni Pavesi: “In questo momento abbiamo una stabilità dell’Rt e in questo momento non abbiamo elementi per poter dire che torniamo indietro – avrebbe detto nel corso di un’audizione alla Commissione Sanità del Consiglio Regionale – Restiamo in zona rossa fino a Pasqua, questa è l’indicazione”.
L’auspicato passaggio in arancione prima del lockdown di Pasqua del 3, 4 e 5 Aprile avrebbe concesso al territorio di una piccola “tregua”, dal momento che la Lombardia nelle ultime settimane è stata prima in arancione scuro e poi direttamente in rosso.
I negozianti e i ristoratori avrebbero potuto un po’ respirare, così come gli studenti, che avrebbero potuto vedersi e scambiarsi gli auguri prima di chiudersi nuovamente in casa.
La data in cui si sarebbe dovuto prendere la decisione definitiva era quella di venerdì 26 marzo, giorno del monitoraggio settimanale dell’Iss in cui si sarebbe deciso i cambi colori.
Ma alla luce di queste dichiarazioni sembra dunque che non ci siano dubbi. Anche perché la situazione non sembra migliorare…
I numeri dicono che ieri in Lombardia a fronte di 47.175 tamponi effettuati, 3.643 erano i nuovi positivi registrati. 99 sono stati i decessi che hanno portato il totale complessivo da inizio pandemia a quasi 30mila persone. I casi di settimana scorsa (30.882) sono stati per la prima volta meno di quella precedente (33.061). A conferma dello scollinamento del picco. Un dato consolidato anche oggi, con i nuovi positivi di poco superiori a 4 mila.
L’incidenza più bassa è a Bergamo (170), il calo più importante a Pavia (-20 per cento). Oltre che per Rt, Milano conferma parametri da «gialla» anche per l’incidenza, rientrata, anche se di poco, sotto il cut-off di 250.
Ma più che i contagi, l’elemento che determina di più il fatto che la Lombardia resta in zona rossa è la pressione sul sistema ospedaliero: i dati più contenuti dei ricoveri di oggi, non nascondono quelli assoluti, con 845 letti occupati nelle terapie intensive e 7.178 negli altri reparti Covid. Ma il dato dei ricoveri sarà una partita che potrebbe girare settimana prossima, quando il calo dei contagi abbasserà progressivamente anche la percentuali di malati con sintomi più gravi.
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Fonte: www.corriere.it