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Scuole aperte dopo Pasqua anche in zona rossa? L’ipotesi del Governo

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Scuole aperte dopo Pasqua anche in zona rossa? L’ipotesi del Governo

Dopo l’ottimismo espresso dal Ministro della Salute Roberto Speranza e dagli esperti in merito alla discesa dei contagi si sta facendo largo tra le fila del Governo l’ipotesi di far restare la scuole aperte dopo Pasqua in tutta Italia, anche in zona rossa.

Una decisione forse azzardata, ma che si sta seriamente valutando, soprattutto dopo la ricerca fatta dal Corriere della Sera, ripresa da più parti, che scagionerebbe la scuola rispetto all’impennata di contagi di ottobre e novembre.

Il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha ribadito la necessità di aver dovuto sospendere la scuola in presenza nelle zone rosse e valorizza il gran lavoro svolto fin qui dai docenti: “Non accetto l’idea di una scuola bloccata, perché non si è mai fermata. Con gli alunni siamo stati presenti anche se distanti. Nei mesi passati abbiamo fatto di tutto per mandare tutti in classe, anche nelle zone rosse i bambini fino alla prima media erano a scuola e ci sono andati fino a quando il virus non è cambiato. Torneremo in presenza e in sicurezza il prima possibile”.

Per prima possibile si intende scuole aperte dopo Pasqua?

I Sottosegretari Rossano Sasso della Lega e Barbara Floridia del Movimento 5 Stelle sperano anch’essi in una veloce riapertura: “Stiamo lavorando per permettere al più presto ai nostri ragazzi di tornare a frequentare la scuola in presenza. È fondamentale, lo pensiamo tutti, e succederà non appena i dati lo consentiranno. Tutti al Ministero dell’Istruzione stiamo facendo pressione sul Ministero della Salute affinché almeno la scuola dell’infanzia e la primaria riaprano. La Dad è un surrogato, servono soluzioni e strategie per mettere in sicurezza le scuole”.

Sui tempi si sbilancia la Ministra per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti: “Già dopo Pasqua ritengo che in zona rossa, complice l’aumento delle vaccinazioni, dobbiamo rivalutare la possibilità di riaprire la scuola dell’infanzia e almeno la primaria”.

D’accordo con la Ministra è Licia Ronzulli di Forza Italia, presidente della commissione parlamentare per l’Infanzia e l’adolescenza: “La scuola dell’infanzia e quella primaria vanno riaperte dopo Pasqua perché si tratta di scuole che per l’età dei bambini e il tipo di offerta formativa non consentono in alcun modo di sostituire le lezioni in presenza con la didattica a distanza”.

Dello stesso parere il Pd: “Crediamo sia importante diversificare le prossime e necessarie aperture non solo per zone e colori ma anche per fasce d’età, valutando con attenzione se anche nelle zone rosse sia possibile procedere con l’attività almeno di asili nido, scuole d’infanzia e primarie” così affermano Paolo Lattanzio e Flavia Piccoli Nardelli, componenti della Commissione Istruzione della Camera.

Sulla riapertura delle scuole non è solo unita la maggioranza. Anche dall’opposizione, Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, dice di essere “al fianco dei genitori, dei ragazzi e degli insegnanti che sono scesi in piazza in tutta Italia per protestare contro la didattica a distanza e chiedere di riaprire asili e scuole”.

Massimo Galli, infettivologo dell’ospedale Sacco e dell’università Statale di Milano, si mantiene invece più cauto: “Mi auguro che l’estate possa essere più tranquilla, ma prima aspetterei di vedere come vanno alcune cose, ovvero la diffusione delle varianti, l’andamento di questa ondata e, soprattutto, la campagna vaccinale”.

Per i sindacati la scuola aperta dopo Pasqua è possibile, ma solo a determinate condizioni:
Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola, sottolinea che “se si decide di riaprire le scuole dopo Pasqua è necessario arrivare tamponi obbligatori al rientro, tracciamenti e presidi sanitari. Occorrono riduzione alunni per classe, possibile anche subito grazie alle risorse disponibili per l’assunzione temporanea di altri docenti”.

Certo riguardo la possibilità della riapertura della scuola dopo Pasqua decisiva sarà anche la campagna vaccinale del personale scolastico che potrà fare la differenza: al momento sono state somministrate 724.800 dosi al personale scolastico.

Il prossimo monitoraggio dell’Istituto superiore di Sanità e del ministero della Salute sull’evoluzione dell’epidemia è previsto per venerdì 26 marzo: ma nel caso di passaggio di alcuni territori in zona arancione bisognerà capire se i governatori riterranno invece di prolungare la chiusura delle scuole, visto che da giovedì prossimo cominciano le vacanze di Pasqua e si tratterebbe di riaprire soltanto per tre giorni.
Più probabile che il governo prenda una decisione sulla riapertura dal 6 aprile in avanti, quando scadrà il Dpcm in vigore e si redigerà il prossimo.

 

 

Vedi anche: https://www.orizzontedocenti.it/2021/03/23/azzolina-dopo-pasqua-nessun-dubbio-sulla-riapertura-delle-scuole/

 

 

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