Una nota della Funzione Pubblica annuncia che è in corso l’approvazione di una norma ad hoc per coprire la giornata di somministrazione. È il risultato di una nostra specifica segnalazione ai ministri competenti.
Sul sito del Ministero della Pubblica amministrazione è stato pubblicato il 18 marzo 2021 un chiarimento su “Assenze per postumi da vaccino anti-covid”.
La sostanza è che l’assenza dal lavoro per farsi vaccinare contro il COVID-19 non comporterà la trattenuta della RPD e della CIA.
Nello specifico, la nota risponde alle segnalazioni ricevute dal personale della scuola circa l’applicazione della “trattenuta” (definita come mancato pagamento per prestazione non-effettuata) della RPD e CIA, sottolineando che si tratta di una norma vigente da 13 anni dichiarata legittima con sentenza della Corte Costituzionale.
Da parte nostra, pur comprendendo la volontà del ministro Brunetta di difendere la legge 133/08 che porta la sua firma, corre l’obbligo di ribadire quanto sostenemmo già a suo tempo: ovvero che non si tratta di “emolumenti accessori legati alla produttività” bensì di voci fisse e ricorrenti che costituiscono lo stipendio.
A disciplinare la materia, pertanto, rimangono pienamente confermate le regole degli istituti contrattuali riportate nel nostro articolo.
La nota, come già detto, si conclude con l’anticipazione positiva di una norma “in corso di perfezionamento” finalizzata ad equiparare l’assenza per somministrazione del vaccino ad un giorno di permesso retribuito, sul modello di quello previsto nella donazione del sangue.
Questo risultato è il frutto di una iniziativa specifica della CGIL e della FLC CGIL che hanno fatto pervenire le segnalazioni di cui sopra ai competenti ministeri affinché considerassero la situazione particolare in cui ci troviamo a vivere in questo tempo di pandemia, e soprattutto il valore civico che riveste la sottoposizione alla somministrazione del vaccino per raggiungere quanto prima possibile la sicurezza e la tutela universale dei lavoratori e dei cittadini.
Questa misura risulterebbe tanto più efficace se naturalmente nel corso del perfezionamento fosse estesa a beneficio di tutti i lavoratori pubblici.