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Lavoro agile del personale ATA in zona rossa: la FLC CGIL chiede chiarimenti al Ministero

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università telematicada obiettivoscuola.it – L’art. 6 comma 2 del DPCM 2 marzo 2021 ha previsto che le pubbliche amministrazioni assicurano le percentuali più elevate possibili di lavoro agilecompatibili con le potenzialità organizzative e con la qualità e l’effettività del servizio erogato con le modalità stabilite da uno o più decreti del Ministro per la pubblica amministrazione, garantendo almeno la percentuale di cui all’articolo 263, comma 1, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77 (non meno del 50%).

Con la nota del 14 marzo 2021 il Ministero dell’Istruzione ha invitato i responsabili dei vari uffici dell’amministrazione centrale e periferica a porre massima attenzione alle richiamate prescrizioni, in modo da garantire la corretta applicazione del regime di lavoro agile semplificato e consentire la presenza in servizio del personale, come già avvenuto nel precedente periodo di “lock-down”,

nei soli casi effettivamente necessari, previa apposita autorizzazione, anche rilasciata in via informale.

Sul punto del lavoro agile dei collaboratori scolastici, è intervenuta la FLC CGIL con una richiesta nei confronti dell’Amministrazione, affinchè chiarisca come i Collaboratori scolastici debbano essere impiegati nello svolgimento del proprio lavoro nelle zone rosse, dal momento che vi è una oggettiva difficoltà per questo settore professionale di prestare il lavoro in modalità agile.

Secondo il parere del sindacato restano tutt’oggi valide le determinazioni, sottoscritte il 27 novembre 2020 con una apposita Intesa tra i sindacati e il MI sul lavoro agile del personale ATA.

In tale accordo sono indicate alcune possibili soluzioni ivi compresi i criteri di priorità, la concentrazione del lavoro in determinate ore e giorni, l’utilizzo delle ferie pregresse, le ore di recupero, le attività di formazione, dal momento che queste assolvono gli obblighi di servizio per il corrispondente impegno orario, anche se svolta da remoto.

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