Scuole aperte d’estate? Il Miur pensa a un piano per laboratori e attività di socializzazione.
Torna in primo piano il dibattito sulle scuole aperte d’estate. Dopo le recenti chiusure, il Miur sembra che stia lavorando ad un piano da comunicare subito dopo Pasqua alle scuole.
Un piano che non dovrebbe riguardare le lezioni didattiche né gli insegnanti in prima persona, ma altre organizzazioni.
I sindacati e gli insegnanti infatti, di fronte ad un possibile prolungamento del calendario scolastico, hanno sempre espresso il loro disappunto perché “con la Dad non si è giocato, ma si è fatta lezione a tutti gli effetti e dire di voler recuperare le ore perse significa sminuire il lavoro e l’impegno di migliaia di docenti”.
Dall’altro punto di vista qualcuno, anche giustamente, ha però sottolineato che quello che è più mancato ai ragazzi non è tanto l’apprendimento di una disciplina, ma l’aspetto della socializzazione, fondamentale nell’età adolescenziale. E da questo punto di vista non c’è Dad che possa colmarlo.
Ecco che da queste due posizioni, potrebbe nascere un “compromesso” che potrebbe mettere d’accordo tutti: l’idea sarebbe quella di non modificare il calendario scolastico, quindi far terminare le lezioni la seconda settimana di giugno, poi fare esami e in seguito tenere aperte le scuole fino a fine Luglio per realizzare laboratori e attività di socializzazione.
Secondo il Corriere della Sera, queste attività non saranno obbligatorie per gli insegnanti, che potrebbero essere coinvolti solo su base volontaria e con retribuzione a parte. E’ molto probabile invece che ad essere coinvolte in prima persona siano delle associazioni di volontariato.
Una sorta di “grest estivo” insomma, come quello che si fanno negli oratori dei paesi, con ogni scuola che in piena autonomia potrà decidere l’organizzazione sfruttando gli spazi interni ed esterni per attività sportive, teatrali, ludiche.
Resta il punto interrogativo sulla frequenza per i ragazzi: sarà obbligatoria o no?
Un piano ambizioso e sicuramente utile per creare una continuità nella vita degli studenti, ma che forse è difficile da attuare. Se non si prevede l’allungamento del calendario scolastico, con la sospensione del vaccino AstraZeneca si prevede infatti un allungamento del piano vaccinale: ciò significa che difficilmente entro l’estate sarà vaccinata più della metà della popolazione.
Non è pensabile attualmente poter organizzare quindi incontri in presenza con attività di questo tipo.
In ogni caso, come al solito, si deciderà mese per mese. Intanto una bozza di piano c’è.
Intanto, a rassicurare sindacati e insegnanti sul non prolungamento del calendario scolastico è anche il presidente dell’ANP Antonello Giannelli: “Il recupero a giugno è inutile. Lo ha detto anche il Ministro. L’argomento modifica calendario scolastico è chiuso. Se ci saranno, si interverrà a settembre con piani mirati”.
Sull’idea di tenere le scuole aperte per svolgere altre attività Giannelli si mostra però cauto: “Se mi chiedete se è fattibile mettere a disposizione gli edifici scolastici per realizzare altre attività d’estate posso dirvi che non è un argomento affrontabile al di fuori di un ordinamento generale, che in questo momento manca. E non è facoltà del preside mettere a disposizione l’edificio scolastico”.
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