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Sasso-Floridia: è scontro sulla chiusura delle scuole

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Sasso-Floridia: è scontro sulla chiusura delle scuole.

E’ scontro tra i due nuovi sottosegretari all’Istruzione Rossano Sasso e Barbara Floridia riguardo la chiusura delle scuole. Secondo il primo, che da poco ha ricevuto la delega alla disabilità, al momento non ci sono le condizioni per tenere le scuole aperte e per avvalorare la sua tesi chiede che vengano resi noti i dati reali: “Chiederò al ministro Bianchi di intervenire, mi impegno nel chiedere la diffusione dei dati, va detta la verità – spiega in un’intervista all’Adnkronos – Oggi le scuole purtroppo non sono luoghi sicuri come qualcuno ha provato a farci credere per un anno. Le scuole proposte in piena pandemia erano identiche a quelle pre-covid, al di là di qualche precauzione. A pochi giorni dall’insediamento di questo Governo siamo stati costretti a ricorrere alla Dad pagando scelte politiche passate che si sono rivelate inefficaci”.

Per il sottosegretario la via per la riapertura si gioca sulle vaccinazioni: “Occorre accelerare per poter ripartire in presenza. AstraZeneca prevede il richiamo dopo due mesi e mezzo, dunque le vaccinazioni vanno fatte subito. Con il supporto tecnico di Miozzo al Ministero, andranno declinate proposte concrete come riduzione degli alunni per classe, impianti di areazione e sanificazione dell’aria, grazie ai quali come è sperimentato diminuiscono i contagi, integrazione del digitale nella didattica formando i docenti ma anche colmando il divario connessioni fra le scuole”.

Non è però dello stesso parere però la sua collega Barbara Floridia, anch’essa nominata da poco sottosegretaria del Miur, con delega alla sostenibilità ambientale delle scuole.
Sulla propria pagina facebook la pentastellata siciliana ha scritto oggi che “Se c’è un luogo che può definirsi fra i più sicuri quello è la scuola. Tutte le scuole italiane dopo l’importante lavoro effettuato dal governo e dalla comunità scolastica sono diventati luoghi che offrono ampie garanzie. Pretestuoso dire il contrario. Certo è che nessun luogo in assoluto può essere definito impermeabile al virus ma di certo nelle scuole ci sono ampie garanzie di sicurezza.
Il problema del contagio riguarda essenzialmente i servizi che ruotano intorno alla scuola, come i trasporti. Se è pur vero che le varianti hanno imposto dolorose chiusure ritengo sia necessario al più presto rivedere almeno la frequenza in presenza per i più piccoli!”

La chiusura delle scuole crea ancora una volta dunque divisioni all’interno del Governo. Lo scontro non è solo tra Sasso-Floridia, ma anche tra CTS, Ministri e Governatori. Ognuno ha il suo parere in base anche alla politica del singolo partito.
Il M5S si è sempre schierato pro apertura scuole, prima della Floridia anche l’altra siciliana Lucia Azzolina affermava che le scuole erano un luogo sicuro e che il problema sta nei trasporti.

Mariastella Gelmini, ministra degli Affari regionali e delle Autonomie, in un’intervista al Corriere della Sera ritiene invece giusto chiudere le scuole, avvalorando nello scontro Sasso-Floridia l’opinione del politico della Lega: “La variante inglese sta colpendo duro proprio nelle scuole. Non c’è un partito, un ministro o un governatore che voglia le scuole chiuse, ma dobbiamo prendere atto della realtà ed evitare altre vittime. Se uno studente oggi prende il Covid, tutta la classe si contagia e il virus entra nelle famiglie. La salute è al primo posto, abbiamo agito con prudenza e senso di responsabilità, affidandoci al parere del Cts”.

 

 

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Fonte: https://www.tecnicadellascuola.it/

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