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Azzolina: “Chiudere le scuole? la strada più facile! Ha senso solo se si sospendono anche le altre attività”

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Azzolina: “Chiudere le scuole? la strada più facile! Ha senso solo se si sospendono anche le altre attività”.

E’ molto critica la posizione di Lucia Azzolina riguardo la chiusura delle scuole. Da sempre pro didattica in presenza, oggi tramite la propria pagina facebook non ha mancato di dichiarare tutto il suo disappunto: “Da oggi 6 milioni di studentesse e studenti sono a casa ed è facile prevedere che nel giro di poche ore il numero crescerà ancora. Dispiace vedere tutta questa rassegnazione: come se la chiusura delle scuole fosse un evento ineluttabile. La verità è un’altra: è più facile“.

Così esordisce la Azzolina, con una chiara critica contro le decisioni che Governo e Regioni hanno intrapreso negli ultimi giorni. Peccato che al Governo vi siano anche i 5stelle e che essi siano la prima forza di maggioranza in Parlamento. Dunque se si sta procedendo alla chiusura molto dipende proprio dalle decisioni del suo partito.

“Dove sono finiti i test a tappeto per le scuole? Ci si sta lavorando? Io li ho chiesti per mesi, poi ho preteso e ottenuto che le Regioni si impegnassero all’unanimità a farli. Era dicembre. A che punto siamo?” si domanda l’ex Ministra, che poi indica la strada da seguire: “Servono subito i congedi parentali, fondamentali per le famiglie. Ma è un po’ più difficile immaginare di poter ripagare il ritardo di apprendimento e di socialità di bambini e ragazzi. Inoltre, non può una mamma fare smart working e contemporaneamente far fare didattica a distanza ai propri figli.
Non potranno andare in classe neanche i figli dei key workers. Eppure, da giugno scorso (nel Piano scuola) è prevista per loro la frequenza scolastica in presenza anche in caso di chiusura: nel governo Conte II lo avevamo garantito in questi mesi”.

Dunque il supporto alle famiglie è quello che la pentastellata si auspica per arginare almeno ai problemi della Dad, dichiarando anche di ricevere molti messaggi da parte di famiglie in difficoltà.
E per avvalorare la scelta fatta dal suo ministero di continuare con la didattica in presenza richiama il parere del Comitato Tecnico Scientifico: “È lo stesso Cts – afferma Azzolina – a spiegare una cosa che dovrebbe essere ovvia: chiudere la scuola ha senso solo se si sospendono anche le altre attività. Impedire ai ragazzi di frequentare le lezioni ma permettere loro di ritrovarsi nei luoghi della movida, alle feste di compleanno, al parco, fuori dal bar o al centro commerciale è sbagliato, perché è inutile e rischia di essere più dannoso anche per i contagi”.

 

 

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