Con una lettera inviata al Dottor. Serra, Direttore generale per il personale scolastico del Ministero dell’Istruzione, la UIL Scuola ha portato all’attenzione la problematica della fruizione dei permessi per la somministrazione dei vaccini.
Infatti, in molti casi la somministrazione del vaccino avviene in orario di servizio e per il personale non è stato al momento previsto un permesso speciale o ad hoc che consenta di essere giustificati dall’assenza per il tempo necessario alla somministrazione del vaccino.
Per tali motivi il personale è costretto a ricorrere agli istituti giuridici previsti dal CCNL 2006-09 o 2016-18 che, in alcuni casi, come per i supplenti, potrebbero anche interrompere l’anzianità di servizio.
A parere della UIL scuola ciò è inaccettabile, considerando che la vaccinazione anti COVID rientra a pieno nei motivi di sicurezza sul lavoro e rappresenta per il personale della scuola uno strumento di protezione, per sé e per gli altri.
Per tali motivi la UIL Scuola ritiene che sia necessario intervenire con urgenza prevedendo dei permessi retribuiti speciali per tutti i lavoratori tenuti a vaccinarsi per Covid-19 per motivi di lavoro. Si potrebbe anche considerare tale vaccinazione al pari di quella obbligatoria antitetanica per la quale il DPR n. 1301/65 all’art. 6 prevede che i lavoratori dipendenti hanno diritto ad allontanarsi dal servizio, per sottoporsi alla vaccinazione antitetanica, ove debbano farlo durante le ore lavorative.
La Uil Scuola ritiene che vada trovata immediatamente una soluzione onde evitare, ancora una volta, di scaricare le responsabilità sul personale della scuola tutto che, a seguito dell’emergenza COVID, vive già di per sé una situazione di difficoltà.