Nuovo Dpcm: Dad per tutte le scuole in zona rossa o alto contagio.
Si è appena conclusa la conferenza stampa a Palazzo Chigi per illustrare le misure del nuovo Dpcm, in vigore dal 6 marzo al 6 aprile (comprendendo dunque anche Pasqua e Pasquetta).
A differenza dei precedenti Dpcm, stavolta a presentare le misure non è stato il Presidente del Consiglio, ma due ministri: quello della Salute, Roberto Speranza, e quello degli Affari regionali, Maria Stella Gelmini. Presenti anche il presidente dell’Istituto Superiore della Sanità Silvio Brusaferro e il presidente del Consiglio superiore di Sanità, Franco Locatelli.
Resta invariato il sistema dei colori che conosciamo tutti. Niente quindi lockdown generale in tutta la Penisola come avvenuto un anno fa: “Noi riteniamo che differenziare i territori sia la strada giusta perché ci permette di dare la risposta più idonea ad ogni segmento” ha spiegato Speranza.
Ma la vera novità sta nella scuola: rispetto agli scorsi Dpcm, in quest’ultimo è prevista infatti la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado nelle zone rosse o nei territori dove il tasso di incidenza del virus è pari o superiore a 250 ogni 100mila abitanti. In questo secondo caso saranno i Governatori o i sindaci a decidere i tempi e le chiusure. Resterà garantita la possibilità di svolgere l’attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.
Nelle zone arancioni e gialle i Governatori potranno disporre la sospensione dell’attività scolastica nelle aree in cui abbiano adottato misure più stringenti per via della gravità delle varianti, nelle zone in cui vi siano più di 250 contagi ogni 100mila abitanti nell’arco di 7 giorni e nel caso di una eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico.
“La variante inglese ha una particolare capacità di penetrazione nelle fasce più giovani – continua Speranza – Questo ci ha portato a determinare che in area rossa le scuole di ogni ordine e grado saranno in Dad”.
Locatelli, che afferma che “nelle fasce di età tra i 10 e i 19 anni ma anche tra i 6 e i 10 anni c’è un aumento di casi diagnosticati di variante inglese. Ma il maggior potere infettante non si associa a patologia più grave. La percentuale di soggetti che richiede ospedalizzazione o terapie intensive non differisce con i dati della prima fase della pandemia”.
La Gelmini annuncia il supporto alle famiglie sul tema dei congedi parentali, per cui sono previsti 200 milioni di euro: “Questo non è un Dpcm last minute – dichiara la Ministra – i tempi sono fondamentali e abbiamo lavorato alacremente. La bozza era pronta già venerdì e c’è stata massima collaborazione sia con il Parlamento che con Regioni, Comuni, Upi. Nel decreto sostegno abbiamo previsto risorse per 200 milioni di euro per supporto alle famiglie.
In tutte le zone viene eliminato il divieto di asporto dopo le ore 18 per gli esercizi di commercio al dettaglio di bevande da non consumarsi sul posto. Nel precedente Dpcm di metà gennaio, si prevedeva invece il divieto di asporto per i cibi nelle zone arancioni e rosse dopo le 18, mentre era consentito nelle zone gialle.
Ancora nulla da fare invece per palestre e piscine, che restano chiuse, mentre cinema e teatri potranno aprire dal 27 marzo con prenotazione online.
“La sfida è il contenimento delle varianti, per isolarle ed evitare che si trasmettano in altri contesti – afferma Brusaferro – La variante inglese ha prevalenza stimata intorno al 54% (dato è riferito al 18 febbraio), quindi ad oggi il valore è indubbiamente più alto. La variante brasiliana diffusa nel 4.3% dei casi ed è diffusa in alcune Regioni del Centro Italia. Questo dato è particolarmente preoccupante, perché è una variante nuova e deve essere stimata anche la trasmissibilità. La via da seguire è quella delle vaccinazioni perché i dati ci dicono che laddove sono stati somministrati i vaccini la contagiosità è diminuita”.
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Fonte: https://tg24.sky.it/