L’obiettivo del Governo resta quello del ritorno in presenza, ma ora non è possibile.
In attesa del nuovo Dpcm del Premier Draghi, il mondo della scuola dovrà organizzarsi per farsi trovare pronto in relazione a qualsiasi decisione arriverà.
L’obiettivo del Governo resta quello del ritorno in presenza quanto prima, tuttavia le indicazioni che arrivano dal Comitato Tecnico Scientifico lasciano pensare ad un momentaneo e doveroso dietrofront. Nelle zone rosse d’Italia, che saranno la maggioranza, si continuerà con la didattica a distanza.
Intanto, sui social, continua ad impazzare la polemica tra le vari componenti del mondo scuola. Pubblichiamo qui di seguito il duro sfogo di una insegnante, M.B., sulla pagina di facebook di Oggiscuola:
“Prima finiamo e meglio è per il bene di tutti. Laddove la Dad ha funzionato con buoni risultati, e lo stesso per il lavoro fatto in presenza, non ci sarà alcun bisogno di recuperare presunti “tempi persi”. Bisognerà fare analisi e indagini caso per caso. Noi insegnanti ci siamo inventati di tutto e di più affinché gli alunni continuassero a studiare con profitto. Abbiamo provato a non lasciare nessuno nelle retrovie.
Prima siamo diventati bravi informatici, poi giocolieri, equilibristi e tanto altro per il bene degli studenti e del nostro futuro. A prescindere da quel che deciderà il Governo, non è il caso di trasformare noi insegnanti, gli alunni e le loro famiglie in cavie in… presenza. Lasciateci in pace e noi, come dice un noto film, speriamo di cavarcela. Siamo stanchi….”.