Pittoni: eliminazione del vincolo quinquennale interesse di tutti.
Tramite la propria pagina Facebook il Responsabile Nazionale Dipartimento Scuola Lega, Mario Pittoni, mette nuovamente in primo piano la sua lotta per l’eliminazione del vincolo quinquennale, la disposizione introdotta con D.L. n. 126/2019 che debutta quest’anno secondo la quale i docenti neo assunti sono tenuti a restare nella scuola di titolarità per almeno cinque anni, con espresso divieto non solo di presentare domanda di trasferimento, ma persino di assegnazione provvisoria o utilizzazione.
Una disposizione che non va giù a moltissimi insegnanti che magari hanno famiglia in altre regioni da quelle in cui insegnano. Il vincolo nasce per garantire una continuità didattica agli alunni, e in effetti questo è un bene. Dall’altro però lede il diritto-dovere da parte di un genitore di educare i propri figli come previsto dall’art. 30 della Costituzione.
Ciò che non convince è anche il fatto che il blocco quinquennale non riguarda tutti i docenti, ma solo una piccola minoranza, ovvero quelli che sono stati assunti a partire dall’anno scolastico 2020/21, quindi solo il 10% della totalità dei docenti.
«Ha senso un sistema di assegnazione delle cattedre che impone al docente di una località di lavorare in un’altra e viceversa, magari a centinaia di chilometri di distanza? – si domanda Pittoni – È una delle assurdità contro cui chiediamo l’intervento del nuovo ministro dell’Istruzione. Il meccanismo attuale non solo colpisce l’interesse individuale di chi aspira a ricongiungersi alla famiglia, mette a rischio pure l’interesse pubblico di assicurare la massima copertura delle cattedre vacanti con personale di ruolo. La nostra idea è che per tutelare i soggetti previsti dalla legge 104 e da altre disposizioni legislative, il vincolo di permanenza non si applichi alle suddette categorie e si consenta al personale docente di usufruire della possibilità di ricongiungersi al proprio nucleo familiare con le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie. Allo scadere del vincolo triennale la nuova norma affiderà alla contrattazione collettiva le modalità di permanenza nella sede ottenuta per trasferimento».
Sulla stessa linea anche Elvira Serafini, segretario generale dello Snals: «Lo Snals-Confsal proporrà il ripristino della mobilità garantendo gli spostamenti tra province. Dovrebbero poi essere previste graduatorie provinciali in modo da avere assegnazioni più vicine alla residenza e ai nuclei familiari dei supplenti. Il Ministro deve dimostrare di voler realmente voltare pagina, aprendo immediatamente un tavolo di confronto sulla necessaria revisione delle norme che presiedono alla determinazione degli organici, per assicurare finalmente un regolare avvio del prossimo anno scolastico. Ci auguriamo che si prenda atto di tale necessità consentendo, con scelte condivise, la restituzione alle scuole dell’armonia necessaria al superamento delle presenti difficoltà».
Una nuova riunione tra Ministero e sindacati è prevista per lunedì.
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