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Scuola e variante inglese: Governatori preoccupati, ma Speranza e Gelmini sono contrari a lockdown

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Scuola e variante inglese: Governatori preoccupati, ma Speranza e Gelmini sono contrari a lockdown.

17,5 per cento: è questa la percentuale dei nuovi casi di positivi rappresentato dagli under 18 nell’ultimo mese. Un anno fa, nei primi mesi della pandemia, il dato era intorno il 2-3 per cento. Un incremento di circa 15 punti che conferma come la variante inglese corra più facilmente tra i giovanissimi. In pratica oggi un positivo su cinque è minorenne.

Uno studio condotto dall’ISS, dal Ministero della Salute e dalla Fondazione Bruno Kessler spiega come la trasmissibilità della variante inglese sia superiore al 37% e il CTS ha stimato che dal mese di marzo questa variante sarà quella predominante.

Si tratta di valori in linea con quelli riportati in altri paesi, come anche spiega l’ISS, anche se leggermente più bassi, ma che mettono nuovamente al centro dell’attenzione la scuola, luogo di maggior aggregazione dei ragazzi. La politica di fare didattica in presenza, anche se più produttiva, non ha fin qui portato dei buoni risultati ed è difficile comunque mantenere le distanze in momenti della giornata in cui i ragazzi escono ed entrano dalla scuola, fanno l’intervallo o vanno a mensa.

Ecco che alcuni Governatori di Regione si stanno chiedendo se non sia il caso di tornare nuovamente alla Dad per tutti. Alcuni comuni, anche se in regione gialla, sono in lockdown per ordinanza dei sindaci, altri hanno comunque deciso di chiudere le scuole indipendentemente dal colore per precauzione.

Cosa risponde il Governo riguardo scuola e variante inglese? Nel nuovo Dpcm con ogni probabilità saranno mantenute le misure fin qui adottate: dunque didattica in presenza per gli alunni delle scuole superiori tra il 50 e il 75 % delle classi in zona gialla e arancione e al 100% per tutto il primo ciclo, dad nelle zone rosse dalla seconda media alle quinte classi di scuola superiore.

Il Ministro della Salute Roberto Speranza e la nuova Ministra per gli affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini sono contrari al momento ad un lockdown generalizzato e hanno sottolineato che “è difficile parlare di chiusure delle scuole da una parte  di riaperture di attività commerciali dall’altra”, facendo notare la contraddizione nelle due richieste dei governatori.

Probabilmente sulle chiusure si valuterà giorno per giorno in base all’andamento dei contagi. Intanto dal Consiglio regionale della Lombardia Guido Bertolaso, a proposito della situazione di Brescia ha affermato che ci troviamo evidentemente di fronte alla terza ondata.

 

 

 

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Fonte: https://www.orizzontescuola.it/

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