Incontro Bianchi-Sindacati: ok al rinnovo del contratto insegnanti.
Ieri mattina il neo Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha incontrato i sindacati della scuola. In un tavolo tecnico “virtuale” a cui hanno partecipato i rappresentati di Anp, Gilda, Anief, Snals, Flc Cgil, Uil e Cisl scuola si è parlato del prossimo anno scolastico e della necessità di intervenire su reclutamento e mobilità per avere il personale al completo già l’1 Settembre.
Ma oltre alla mobilità e agli organici si è parlato anche del contratto degli insegnanti. E qui è arrivata l’importante novità: Bianchi ha dichiarato infatti di aver già parlato col Ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, per avviare la trattativa all’Aran. Bisognerà adesso capire quando sarà aperto il tavolo contrattuale.
All’incontro Bianchi-Sindacati non poteva certo mancare il tema del Recovery Plan: il Ministro ha affermato che bisogna affrontare la tematica in base alle risorse disponibili e ha già presentato delle proposte in settima commissione Cultura. Si attende ora il nuovo testo che verrà approvato dal governo e portato all’attenzione della Commissione Europea.
Una riunione, quella di ieri, che ha soddisfatto le organizzazioni sindacali presenti.
Pino Turi, segretario nazionale Uil Scuola, parla di un cambio di passo e di tendenza: “Non c’è solo un cambio di velocità – dichiara il sindacalista – ma una diversa direzione. Abbiamo 213 mila insegnanti precari e che servono soluzioni alternative perché ormai il sistema dei concorsi ha mostrato tutti i suoi limiti nella scuola”.
Maddalena Gissi, segretaria nazionale Cisl Scuola parla di “un incontro positivo, sia per gli obiettivi su cui il ministro intende caratterizzare la sua azione di governo, sia per il metodo di lavoro proposto, che riconosce l’importanza e il valore del confronto con le organizzazioni sindacali. Il ministro si è detto intenzionato a sviluppare in modo continuo e sistematico il confronto indicando alcuni temi su cui mettersi da subito il lavoro: conclusione dell’anno scolastico in corso e avvio di quello successivo, reclutamento e formazione, mobilità del personale, Recovery Plan”.
Così commenta Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli insegnanti: “La scuola non è un’azienda, ma un’importante istituzione della nostra Repubblica per il cui bene dobbiamo remare tutti nella stessa direzione; perciò apprezziamo la disponibilità all’ascolto e al dialogo dichiarata dal ministro Bianchi, che segna un cambio di passo significativo e che auspichiamo possa inaugurare una nuova stagione improntata ad una reale collaborazione”.
Marcello Pacifico di Anief ha dichiarato che “in questo incontro Bianchi-Sindacati si è parlato di Recovery Plan. Con il ministro è stato affrontato anche il tema del diritto allo studio, all’inclusione e all’abolizione della disuguaglianza sociale che si possono garantire soltanto estendendo l’obbligo scolastico all’ultimo anno dei licei o degli istituti tecnici superiori. Noi, come Anief siamo pronti all’ascolto anche se non condividiamo la scelta del ministro Bianchi di rinviare le elezioni csp e pensiamo che anche in questo periodo di emergenza sanitaria sarebbe stato possibile rinnovare il consiglio superiore che rappresenta uno strumento utile per le determinazioni dell’amministrazione”.
Soddisfazione per l’incontro viene espressa anche da Francesco Sinopoli della Flc-Cgil: “Il Ministro ha dimostrato grande attenzione per la centralità della scuola e un approccio nuovo e disponibile nel rapporto con le parti sociali. Per la FLC è necessario elevare complessivamente i livelli di istruzione del Paese partendo dall’estensione del tempo scuola, che deve diventare un punto di forza delle politiche scolastiche dei prossimi anni, assieme all’obbligatorietà della scuola dell’infanzia e all’introduzione dell’obbligo scolastico a 18 anni”.
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