Gli insegnanti siciliani sono 64.000 nelle scuole di tutti i livelli e gradi.
Il ministero dell’Istruzione ha emesso una circolare che vieta a tutte le regioni di effettuare chiamate per il vaccino tramite liste interne. Questo è accaduto dopo pochi giorni dal “vday“, ovvero la procedura vaccinale di AstraZeneca per i professori sotto i 55 anni.
LA SITUAZIONE IN SICILIA
Gli insegnanti siciliani sono 64.000 nelle scuole di tutti i livelli e gradi, corrispondenti al profilo dei destinatari del vaccino AstraZeneca: che comprende un’età che va dai 18 ai 55 anni e nessuna patologia. Affidata a Poste Italiane la gestione delle prenotazioni.
Il punto è, inoltre, che in Sicilia quasi un docente su due ha più di 55 anni nell’Isola e dovrà attendere di essere vaccinato con Pfizer e Moderna, gli unici due farmaci al momento autorizzati per le altre fasce d’età.
Resta l’incognita delle forniture: sabato sarebbero dovute arrivare 45 mila dosi: ne mancano all’appello 5 mila.
Un taglio del 15 per cento circa in tutta Italia che aggiunge nuovi ostacoli per una campagna vaccinale degli “stop and go”.
Contestualmente, prima di fermarsi con le vaccinazioni, ieri 22 febbraio, 22 docenti del Liceo Linguistico Ninni Cassarà di Palermo sono stati vaccinati a Villa delle Ginestre e in altre provincie della Sicilia.
COMUNICATO DEL GRUPPO REGIONALE
Secondo il comunicato del gruppo di lavoro regionale sui vaccini “non bastava il codice fiscale, ma era necessario anche il numero di tessera sanitaria dei docenti
che è stato comunicato ieri e inviato alla piattaforma di Poste Italiane per il caricamento dei dati, così da potere aprire prestissimo le prenotazioni”.
Diversamente è per l’Università. Da una settimana, infatti, sono in corso le preiscrizioni per i docenti universitari sulla piattaforma di Poste Italiane. Il policlinico universitario utilizzerà l’elenco per gestire gli appuntamenti.
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